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Youth4Climate, chi sono i giovani partecipanti per ogni Paese. Per l’Italia Federica Gasbarro, Lodovica Cattani e Daniele Guadagnolo

Youth4Climate, ecco chi sono i giovani partecipanti che rappresenteranno il proprio Paese all’evento di Milano, in programma da domani a giovedì. Per l’Italia ci sono Federica Gasbarro, Lodovica Cattani e Daniele Guadagnolo.

Tutto pronto per Youth4Climate: da domani, e fino a giovedì, si terrà a Milano l’evento dedicato all’ambiente e al clima. In arrivo centinaia di giovani provenienti da tutti i Paesi dei vari continenti: a rappresentare l’Italia ci saranno Federica Gasbarro (26enne attivista per il clima e laureanda in Scienze biologiche, indicata da Forbes Italia tra i 100 giovani leader italiani e unica italiana a partecipare al raduno Onu e all’Assemblea generale 2019), Lodovica Cattani (laureata in Relazioni internazionali e sviluppo, con un Master in Sviluppo sostenibile e dal 2013 leader di The Climate Reality Project) e Daniele Guadagnolo (laureato in Economia all’Università degli Studi di Milano Bicocca, marketing specialist e co-fondatore di diverse associazioni presenti in Italia e all’estero sul clima).

Tutti i Paesi sono però rappresentati, a cominciare da quelli più fragili e a cui dovrebbe essere riservata una particolare attenzione nel corso della Transizione ecologica. Per l’Algeria c’è Adel Ramdani, 27enne laureato in Scienze politiche con un Master in Scienze sociali, ricercatore per diversi enti internazionali (tra cui l’Onu) con particolare attenzione all’agricoltura sostenibile. Per l’Angola c’è Erica Tavares, 24enne biologa ambientale che si è sempre impegnata per la giustizia dei diritti umani e per la tutela della biodiversità, oltre ad essere fondatrice di diverse associazioni ambientaliste. La rappresentante angolana ha sempre dichiarato: “Ho lo scopo di rendere il mondo un posto migliore per tutti, dove animali e piante sono protetti, dove i diritti umani sono rispettati, dove viene fatta giustizia climatica. Per avere questo mondo, devo lavorare perché sia ​​così, non si può sognare senza lavorare, ma è solo un desiderio; e così mi sento che il mio viaggio è già iniziato”.

Per l’Argentina c’è Maximo Mazzocco, 30enne leader di Generazione17 e di EcoHouse, che vuole dare voce ai giovani leader di tutto il mondo e che è diventato ambientalista sin da bambino, osservando le emergenze rifiuti e insegnando ai suoi concittadini le tecniche virtuose di riciclo. Dall’Australia arriva la giovanissima Ella Simmons, 15 anni e attivista per il clima. Per il Bangladesh c’è Sharmin Shara Mim, 25enne laureata in Gestione della sicurezza umana e dei disastri, che ha grandi competenze sulle valutazioni dei rischi d’impatto ambientale nel suo Paese, estremamente fragile per vari motivi ma soprattutto dal punto di vista climatico. Dalle Barbados arrivano invece Abigail Johnson e Ashley Lashley, 22enne studentessa di Medicina e Miss Mondo Barbados 2018, da sempre attivista per il clima e per il diritto alla salute universale.

Per il Belgio ci sarà Esmeralda Wirtz, 28enne laureata in Sociologia con un Master in Scienze ambientali, così attenta alla decarbonizzazione da essersi trasferita in una casa non collegata alla rete elettrica o dell’acqua, dove l’energia è garantita daii pannelli solari e dove consuma 100 litri d’acqua a settimana. Dal Benin è invece arrivato Crédo Cansou, 23enne laureato in Amministrazione finanziaria che collabora dal 2019 con l’Unesco ed è attivissimo in politica, anche a livello istituzionale. Tre i rappresentanti del Brasile: si tratta di Eduarda Zoghbi (28enne politologa che ha studiato alla Columbia University, ricercatrice su energia e ambiente e attiva in progetti umanitari nel suo Paese e in Kenya), Erick Marques (29enne rappresentante delle tribù indigene) e Paloma Costa Oliveira (29enne studentessa di Legge che ha già avuto ruoli di spicco all’interno dell’Onu e delle iniziative dedicate al clima).

 

Dal Camerun c’è Njoke-Tangwing Rais Ngwenyi, 26enne sviluppatrice web, scrittrice, poetessa e attivista per il clima, ambasciatrice del clima giovanile del Gruppo della Banca mondiale, Green Ambassador per il clima in Africa e considerata tra i più importanti giornalisti ambientali al mondo nonostante la giovane età. Per le Comore c’è Lydia Halidi, 29enne biologa che nel suo Paese si è occupata di riforestazione e di riduzione dei rischi dei disastri naturali. Dalla Costa Rica è arrivata invece Sara Cognuck-Gonzalez, 26enne laureata in Gestione delle risorse naturali che da un decennio coordina il movimento giovanile ambientalista del suo Paese e che ha già collaborato in progetti di Onu e Unicef. Per il Congo c’è invece il 25enne Sylvain Obedi, attivista per le disabilità e per l’inclusione che ha già lavorato con l’Onu.

 

Dalla Danimarca è arrivata invece Rikke Damgaard Nielsen, 20enne studentessa, attivista femminista e per il clima, legata a Greta Thunberg da un forte rapporto di amicizia. Per Gibuti c’è invece Beyleh Daher Abdillahi, 25enne ingegnere elettrico e delle energia rinnovabili, che ha messo le proprie conoscenze al servizio del suo Paese, sia per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici che per fornire strumenti agli ospedali durante le fasi più drammatiche dell’emergenza Covid. Dall’Eritrea è arrivata Salina Abraham, laureata in Scienze ambientali e gestione delle risorse, con un Master in Politiche pubbliche, impegnata nello sviluppo sostenibile delle zone rurali e già coinvolta in più occasioni in progetti di Onu e Fao. Per l’Etiopia c’è Seble Samuel, antropologo e geografo che ha anche la nazionalità canadese e che si è impegnato per fornire al Paese del Corno d’Africa strumenti e tecnologie di sviluppo.

 

Dalle Figi è arrivato Ernest Gibson, 23enne studente di Scienze politiche, attivista per il clima e rappresentante del Pacifico al Youth Advisory Group on Climate Change dell’Onu. Tra i suoi campi di interesse l’inclusione di giovani, donne e persone con disabilità. Sempre per le Figi, c’è Neekhil Prasad, 24enne geografo che si sta specializzando nei cambiamenti climatici e nella tutela della biodiversità negli oceani. Per la Francia c’è invece il 22enne Nathan Méténier, che nonostante la giovane età si è già laureato in Politica internazionale e Politiche e regolamentazione ambientale, e che ricopre già importanti ruoli di rappresentanza all’Onu.

 

Dal Gambia è arrivata la 24enne Fatou Jeng, giornalista e attivista climatica che ha fondato una ong giovanile incentrata su genere, cambiamento climatico, conservazione e consapevolezza ambientale, attiva anche in seno all’Onu. Per il Ghana ci sono il 27enne Daniel Awomnab e la 23enne Patience Agyekum, entrambi attivisti per il clima e da tempo attivi nella promozione della sostenibilità ambientale e dell’inclusione dei giovani. Dal Guatemala c’è il 20enne José Villatoro, da anni attivista per i diritti umani e per il clima. Dalla Guinea c’è Elhadj Abdoul Diallo, 23enne laureato in Economia e leader dei giovani per il clima del suo Paese. Per Haiti c’è invece il 19enne Pierre Weskensley Venant, mentre per l’India c’è un terzetto composto da Archana Soreng (25enne attivista ambientale proveniente dalla tribù Kharia e laureata in Scienze politiche), Shakti Ramkumar (geografa e ricercatrice 25enne ma già di fama internazionale, specializzata in ambiente e sostenibilità) e Aditya Mukarji (17enne studentessa e attivista per il clima, considerata tra gli ‘enfant prodige’ dei movimenti ambientalisti globali).

 

Per l’Iraq ci saranno Ahmed Badr (scrittore, poeta ed ex rifugiato prima in Siria e poi negli Stati Uniti) e Reem Alsaffar (21enne studentessa e attivista per i diritti delle donne). Dalla Giamaica è arrivata invece Jhannel Tomlinson, 29enne geografa e geologa attiva nella ricerca sul contrasto ai cambiamenti climatici attuali e futuri. Per la Giordania ci sono Duha Abu-Yahia e Diana Ishaqat, rispettivamente 24 e 26 anni. Dal Kenya è arrivata Elizabeth Wathuti, 26enne attivista per l’ambiente, il clima e la riforestazione, laureata in Studi ambientali e sviluppo comunitario.

 

Per la Libia ci sono Anisa Bek Derna (24enne attivista impegnata nei diritti dei giovani e per lo sviluppo sostenibile) e Mohamed Elshikhi (25enne architetto e attivista per il clima). Dal Madagascar è arrivato Max Fontaine (25enne economista con esperienze di lavoro in Canada e sostenitore dell’agricoltura sostenibile), dal Mali Gouro Amadou Kamissoko (25enne informatico che da anni promuove sistemi di sviluppo nel proprio Paese) e Georges Théodore Dougnon (28 anni, oggi insegnante dopo un Master in governance globale, relazioni interculturali e gestione dei processi di pace presso l’Università di Siena). Per le Isole Marshall c’è la 23enne Selina Leem, che si è avvicinata all’ambientalismo dopo che suo nonno le aveva insegnato l’amore per la natura e che ha già ricoperto ruoli di rappresentanza all’Onu.

 

Dalle Mauritius sono arrivati il 17enne Mathieu Thomas Dacruz e la 27enne Karishma Ansaram, ricercatrice esperta di finanza ambientale e cambiamenti climatici. Per il Messico ci sono Perla Hernandez (laureata in Scienze politiche con un Master in Studi ambientali), Christian Zepeda (18 anni) e Iván Daniel Martínez Pichardo (22enne studente di Relazioni internazionali, attivista per lo sviluppo sostenibile e la lotta alle disuguaglianze e delegato giovanile all’Onu). Dal Marocco arrivati Hatim Aznague (24enne attivista con diversi ruoli in enti internazionali e sovranazionali, Onu compreso) e la 18enne Manal Bidar. Per il Nepal ci sono Anish Shrestha (29enne avvocato della gioventù indigena) e Bindu Bhandari (28enne analista politica e attivista per il clima).

 

Per il Niger c’è il 28enne Issaka Ousman Gaoh Aboubacar (attivista, avvocato e ricercatore sul clima e sulla sostenibilità), per la Nigeria il 22enne Azeez Abubakar (attivista appassionato di sviluppo sostenibile, innovazione e tecnologia) e la 29enne Joy Egbe (imprenditrice sociale, pedagogista e tecnologa). Dalla Norvegia è arrivata Ane Aurora Skjølberg Serreli (25enne rappresentante giovanile all’Onu), dal Pakistan invece la 15enne Zainab Waheed (giornalista e scrittrice frelance e youtuber), il 24enne Taimoor Siddiqui e il 23enne Saher Rashid Baig. Rappresentata anche la Palestina, con la presenza di Adam Aburok, 27enne attivista per i giovani e per il clima. Da Papua Nuova Guinea è arrivato invece Kim Allen, giornalista e attivista per la tutela della biodiversità già impegnato in discussioni all’Onu.

 

Dal Perù è arrivata invece Valery del Carmen Salas Flores, 24enne attivista ambientale laureata in Ingegneria industriale. Per le Filippine c’è Louise Mabulo, 23enne imprenditrice laureata in Sviluppo economico e nota sia per le attività lavorative che per l’impegno ambientalista. Dal Qatar è arrivato Neeshad Shafi, ingegnere ambientale e attivista per il clima noto a livello internazionale. Per la Romania ci sarà Maria-Alexandra Constantinescu, laureata in Legge e attivista per l’educazione globale e la sostenibilità. Dal Ruanda sono arrivati invece la 25enne attivista ambientale Eva Peace Mukayiranga e il 21enne Ghislain Irakoze, imprenditore laureato in Business e commercio internazionale, ideatore di risorse hi-tech al servizio di una migliore gestione dei rifiuti.

 

Per il Senegal c’è Astou Ndiaye Toure, 29enne commercialista e attivista per la lotta alla deforestazione, la riduzione delle disuguaglianze socio-economiche e di genere nel proprio Paese. Dalle Seychelles è arrivato Jeremy Raguain, 27enne laureato in Scienze geografiche ambientali e relazioni internazionali, impegnato a proteggere l’atollo di Aldabra e la Vallée de Mai, due siti del suo Paese che sono patrimonio mondiale Unesco. Per la Sierra Leone ci saranno Amid Chernor Jalloh (29enne attivista per i diritti dei giovani e per l’economia sostenibile) e Jeremiah Thoronka (21enne specializzato in energia e sviluppo sostenibile e imprenditore nel settore delle rinnovabili). Dalla Somalia sono arrivati invece Jimcale Abdi Faarah, 21 anni, e Kamaal Hassan Adnan, 22enne avvocato e attivista sociale.

Per lo Sri Lanka c’è Kavindu Ediriweera, 29enne avvocato e attivista per il clima, lo sviluppo sostenibile, la giustizia sociale e il benessere degli animali. Dal Sudan è arrivata anche Nisreen Elsaim, 26enne laureata in Fisica con un Master in energie rinnovabili e attivista per il clima sin dal 2012. Per il Suriname ci sono il 27enne Chermain Pansa e il 16enne Matai Zamuël, per la Siria il 18enne Mohamad Omar Kaziz (già attivo nell’Unicef e studente negli Stati Uniti grazie a una borsa di studi) e il 27enne ingegnere elettronico Tasnim Hemmadeh. Dalla Tunisia è arrivato invece lo studente informatico Aziz Hannachi, 23 anni e da diversi attivo nel volontariato.

Per l’Uganda ci sono la 24enne Vanessa Nakate (laureata in marketing, attivista per il clima e fondatrice di FFF nel suo Paese) e la 27enne Rose Kobusinge (ambientalista con un Master a Oxford). Per il Regno Unito ci saranno invece il 17enne Dylan Hamilton e la 23enne Serena Bashal. Dagli Stati Uniti sono arrivati invece Sophia Kianni (19enne attivista per il clima di origini iraniane), Rayne Sullivan (25enne laureata in diritto internazionale) e Ruth Łchav’aya K’isen Miller (24enne membra della tribu indigena Curyung di Lake Clark e laureata in Studi di sviluppo critico). Per il Vietnam ci sono la 19enne Mai Ngoc Xuan Hoang e la 21enne Phuong Thanh Ly, per lo Yemen il 24enne Eshraq Al-Swoidy e il 28enne Omer Badokhon.

Dallo Zambia sono arrivati il 27enne David Watson Mwabila e il 26enne Nawa Silishebo. Per lo Zimbabwe ci saranno invece la scienziata Elizabeth Gulugulu, la 25enne ingegnera Natalie Mangondo e il 18enne Nkosilathi Nyathi.

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