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Il WWF aderisce al Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili

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Alla campagna hanno aderito già centinaia di associazioni di tutto il mondo, ma ora si aggiunge anche una delle più note ong ambientaliste a livello globale: merito di Manuel Pulgar-Vidal, l’uomo dell’Accordo di Parigi.

Il WWF aderisce al Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. Si tratta di una campagna globale che chiede di ridurre progressivamente, fino ad abbandonarle, fonti di energia come carbone, petrolio e gas, che hanno contribuito alla crisi del clima. Una campagna nata dalle nazioni del Pacifico che lottano per la propria esistenza, di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico, e che è stata rilanciata da tanti attivisti in giro per il mondo.

L’obiettivo primario del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili è una transizione energetica a livello globale, in modo da raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Per l’adesione del WWF è stato decisivo il ruolo del responsabile globale per il clima e l’energia, Manuel Pulgar-Vidal, che è stato anche presidente della COP20 e ha contribuito a raggiungere la firma dell’Accordo di Parigi.

La più grande azione per il clima è smettere di bruciare i combustibili fossili, responsabili di oltre il 75% delle emissioni globali di gas serra e di quasi il 90% di tutte le emissioni di CO2. I grandi inquinatori, per varie ragioni, ostacolano le azioni per eliminare i combustibili fossili e quando la questione viene sollevate nei negoziati, gli interessi in gioco bloccano l’ambizione e i passi in avanti” – ha spiegato Manuel Pulgar-Vidal – “Il Trattato di non proliferazione mira a frenare la diffusione dei combustibili fossili e a sostenere una giusta transizione verso le rinnovabili. Il mondo ha impiegato 21 anni per ottenere un trattato globale sul clima, ora dobbiamo spingere con forza e determinazione per correggere la rotta e affrontare la crisi climatica. Non c’è tempo per tergiversare, procrastinare o scaricare le colpe: siamo tutti responsabili. Ora dobbiamo convincere i governni che questa è la cosa giusta da fare. Per il Pianeta, per i nostri figli e per il nostro futuro“.

Molto soddisfatto Alex Rafalowicz, direttore del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. Alla campagna hanno già aderito centinaia di associazioni da tutto il mondo, ma il WWF è senza dubbio quella più nota e diffusa a livello globale. “Siamo felici del sostegno del WWF, che vanta un’esperienza consolidata nella creazione di partnership efficaci con i governi per far progredire le iniziative ambientali” – il commento di Rafalowicz – “Dopo aver svolto un ruolo fondamentale per il trattato Onu sull’inquinamento da plastica per proteggere i nostri oceani, il WWF e Manuel Pulgar-Vidal portano un’esperienza fondamentale al nostro lavoro. Un patrimonio inestimabile per il nostro movimento“.