Cordoglio unanime anche tra ambientalisti e animalisti per la scomparsa di Papa Francesco. Di Tizio (WWF Italia): “Ci mancherà”.
Cordoglio unanime anche tra ambientalisti e animalisti per la scomparsa di Papa Francesco morto alle 7:35 del 21 aprile 2025 nella Casa di Santa Marta, vicino alla Basilica di San Pietro, nella Città del Vaticano. A causare il decesso dell’88enne Jorge Mario Bergoglio, questo il suo nome prima dell’elezione a Vescovo di Roma il 13 marzo 2013, è stato un ictus cerebrale. Nel corso del suo pontificato, attraverso l’Enciclica Laudato si’ del 24 maggio 2015, il Santo Padre arrivato dalla fine del mondo ha ribadito l’importanza della tutela del pianeta Terra definito “Casa Comune”. Tema che, oggi più che mai, è diventato centrale nel dibattito pubblico a causa dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento.
È tra le braccia del Padre.#PapaFrancesco pic.twitter.com/0Gsni90aCP
— Vatican News (@vaticannews_it) April 21, 2025
Papa Francesco, l’intervista a Luciano Di Tizio (WWF Italia)
Che cosa ha rappresentato Papa Francesco per il WWF Italia?
“Per il WWF Italia Papa Francesco, oltre a essere stato una persona eccezionale, ha rappresentato un punto di riferimento importante e fondamentale. Il motivo? Il Santo Padre ha messo in primo piano la salvaguardia della natura, perché l’uomo si salva soltanto se si salva la natura“.
Ma dall’Enciclica Laudato si’ risalente a dieci anni fa che cosa è cambiato per la tutela della ricchezza di vita del Globo?
“È cambiato molto nell’atteggiamento delle persone, perché c’è un errore di base nell’affrontare le tematiche della crisi ambientale e della crisi climatica. Quale? Quello di pensare l’uomo come una cosa diversa dalla natura. Papa Francesco, invece, ci ha rimesso nella natura. L’uomo, oltre a non essere qualcosa di diverso da essa, non può salvarsi ignorandola o calpestandola come, purtroppo, alcuni decisori politici vorrebbero farci credere. L’uomo, che è immerso nella natura, può salvarsi soltanto se salva la natura stessa. Noi esseri umani siamo una parte della natura. Qualche tempo fa, il WWF Italia ha sottolineato il concetto, attraverso la Campagna “Il Panda Siamo Noi”, perché è la specie umana in pericolo. Il Pontefice, nella sua concezione del Creato messo a disposizione sì dell’uomo, ma del quale l’uomo deve esserne custode, si è molto avvicinato ai nostri temi“.
Occhi puntati, dunque, verso il prossimo Papa.
“Papa Francesco ha aperto una strada importante, perché ha messo i problemi sociali accanto ai problemi ambientali. Non si risolvono gli uni se non si risolvono gli altri. Non si può pensare che i problemi sociali siano una cosa e i problemi ambientali siano un’altra cosa. Purtroppo, problemi sociali e problemi ambientali sono due facce della stessa medaglia. Una medaglia fatta di una crisi da affrontare insieme. Non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo con guerre oppure con battaglie ideologiche. Oggi più che mai l’umanità è chiamata a un impegno generale. Questa cosa Papa Francesco l’aveva ben capita. Speriamo che il suo successore andrà avanti sulla sua stessa linea. Se le spinte negazioniste presenti perfino all’interno della Chiesa Cattolica avranno la meglio, Jorge Mario Bergoglio mancherà non solo al WWF Italia, ma anche all’intera umanità“.
Oggi per tutte le persone che difendono la natura è un giorno estremamente triste.
Con Papa Francesco perdiamo una personalità straordinaria che si è spesa ogni giorno per affermare che l’uomo si salva solo se si salva la naturahttps://t.co/WZk9by2ANf
— wwfitalia (@WWFitalia) April 21, 2025