Per prevenire infarto e malattie cardiovascolari, ma anche per abbassare il rischio di cancro e diabete basta vivere nel (quartiere) verde.
Secondo una ricerca dell’Università di Louisville raddoppiare il numero di alberi in un dato quartiere migliora la salute dei suoi residenti. Basandosi sulla misurazione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCRP), un biomarcatore dell’infiammazione del corpo, si è potuto osservare che questa era più bassa del 13-20% rispetto ai valori di chi viveva nelle aree che non erano state modificate con nuovi alberi o arbusti.
La proteina è associata al rischio di malattie cardiovascolari oltre a essere un indicatore del rischio d’infarto.
Campioni di urine, sangue e capelli e unghie di 745 persone residenti a sud di Lousville sono stati prelevati all’inizio dello studio. I dati della copertura verde e dell’inquinamento dell’area sono stati confrontati con quelli dei residenti di aree limitrofe. Solo dopo sono stati piantati 8mila nuovi alberi in alcuni quartieri campione e dopo alcuni mesi sono stati effettuati nuovi esami per verificare il cambiamento dei valori dell’infiammazione.
Riuscire a ridurre i valori della proteina equivale a ridurre il rischio di sviluppare le malattie correlate e lo stesso rischio di morte del 10-15%.
I risultati sono stati presentati da Daniel Riggs, professore assistente di medicina ambientale dell’Uofl, alla 36a Conferenza annuale della Società internazionale di epidemiologia ambientale a Santiago del Cile
Aruni Bhatnagar, direttore dell’Envirome Institute e professore di medicina dell’Uofl ha dichiarato: “Questo è il primo studio a dimostrare che un aumento deliberato del verde nel quartiere può migliorare la salute. Grazie a questi risultati e ad altri studi che speriamo di presentare presto, siamo più vicini alla comprensione dell’impatto della copertura arborea locale sulla salute dei residenti. Questa scoperta rafforzerà la spinta ad aumentare gli spazi verdi urbani”.