Violenza ostetrica, il modello del “sacrificio materno” ha basi scientifiche?

“Si aspettano da te che immediatamente dopo il parto torni in pista, perché sei una donna e devi essere forte, guai a te se hai un momento di debolezza”, Francesca Fiore, creatrice blog Mammedimerda.

Ha raggiunto 100mila firme in sole 24 ore la petizione online di “Mama chat” che chiede di ammettere negli ospedali accompagnatori per 24 ore al giorno alle madri partorienti.

Sui social sono migliaia le testimonianze spontanee di donne che raccontano la loro esperienza di violenza subita.

Il Blog “Mammadimerda” da anni dà voce alle irrealistiche aspettative sociali che gravano sulle madri in ogni fase della maternità.

Francesca Fiore, creatrice del blog Mammadimerda, ha dichiarato a TeleAmbiente: “Si aspettano da te che immediatamente dopo il parto torni in pista, perché sei una donna e devi essere forte, guai a te se hai un momento di debolezza. Ti danno questo neonato del quale devi prenderti cura immediatamente, non importa come sia andato il tuo parto.

Puoi anche avere avuto un cesareo che, ricordiamo, è un’operazione chirurgica, dopo un’operazione chirurgica chiunque sta a riposo, mentre la donna che ha partorito no. E quindi ti lasciano questi bambini nelle stanze, il rooming in è una pratica positiva se però viene portata avanti con un po’ di criterio. Se la donna chiede che il bambino venga tenuto al nido per poter riposare spesso le viene risposto. ‘No, altrimenti non imposti bene l’allattamento e non riesci a legare con tuo figlio’, ‘Quando arriverai a casa sarà così, è meglio che ti abitui subito’. Queste sono le risposte che vengono date alle donne e noi ne abbiamo raccolte migliaia. Bisognerebbe capire cosa c’è di scientifico e cosa c’è di ideologico dietro a questo modello.