Home Attualità Vino, rinviato (di nuovo) l’obbligo del QR code sulle etichette

Vino, rinviato (di nuovo) l’obbligo del QR code sulle etichette

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Saranno più trasparenti, comprensibili e complete. Le nuove etichette digitali del vino, che contengono indicazioni nutrizionali, sui solfiti e sugli eventuali allergeni presenti, però non sono entrate in vigore a partire dall’8 marzo come previsto. 

In una nota il ministro Francesco Lollobrigida ha comunicato di avere firmato un decreto che permette ai produttori di utilizzare le etichette giacenti in magazzino, se stampate prima dell’8 marzo 2024, fino al prossimo 30 giugno 2024.

L’esigenza nasce poiché molte etichette inutilizzate contengono il QR code ma non la parola “ingredienti” che l’Unione ha stabilito essere essenziale solo nel novembre del 2023, quando già milioni di etichette erano state stampate, si è voluto evitare di mandare al macero queste etichette.

Nella nota diffusa sui canali social del ministro si legge: “Si tratta di un atto concreto a sostegno di un comparto fondamentale per la nostra economia e del nostro patrimonio agroalimentare. Il vino rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo: il nostro dovere è tutelarlo e valorizzarlo in ogni modo possibile.”

A partire da luglio 2024 sarà quindi possibile sapere scegliere tra diversi prodotti tenendo presente quante calorie contiene una bottiglia e quali ingredienti sono presenti.

In questo modo l’Italia si adegua al Regolamento europeo del 2021 che impone ai Paesi membri di fornire ai consumatori informazioni esaustive sulle caratteristiche del prodotto. L’obiettivo è rendere sempre più diretto il rapporto tra consumatori e produttori.

Finora il vino era stato esentato dall’obbligo di indicare in etichetta le informazioni dettagliate sulla composizione del prodotto, come avviene dal 2011 per tutti gli altri alimenti.

Per ragioni di spazio le etichette saranno dotate di QR code, il codice che, se inquadrato con uno smartphone, permette di accedere a un portale web contenete i dettagli obbligatori e facoltativi che l’azienda vorrà comunicare, le informazioni saranno disponibili in tutte le lingue dei Paesi membri dell’Unione europea.