Videosorveglianza Vesuvio. Ad un anno dal disastroso incendio che devastò circa venti chilometri del Parco Nazionale del Vesuvio, arriva il nuovo sistema di videosorveglianza.
Un importante strumento di prevenzione e deterrente, prima che punitivo.
Si tratta di trentacinque nuove telecamere installate nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio per contrastare gli attacchi dei piromani, ma anche monitorare chi scarica materiali di ogni genere all’interno del Parco.
A presentare alla stampa il nuovo sistema, è il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, per il quale si tratta di “una giornata importante per il parco del Vesuvio”.
“Ho ancora negli occhi – ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – le immagini dell’incendio che ha devastato la scorsa estate il Parco nazionale del Vesuvio. Ottocento ettari carbonizzati, gli alberi come cerini in piedi: una scena spettrale. Adesso, però, si stanno facendo molti interventi di ingegneria ambientale che costituiscono un esempio di gestione delle aree percorse dal fuoco. Non posso, dunque, non accogliere con favore questo nuovo sistema di videosorveglianza a tutela del parco, un deterrente per chi voglia commettere crimini contro l’ambiente, siano incendi dolosi o sversamenti illeciti di rifiuti. Chi inquina è un vero criminale e deve pagare fino in fondo”.
“Chiedo ai comuni di provvedere con un progetto speciale alla rimozione dei rifiuti dal parco nazionale” – ha poi aggiunto Costa, definendosi disponibile ad “aiutare i comuni dove possibile“.
“Come governo – ha proseguito – stiamo facendo tutti i passi per rendere più vivibili i nostri territori ed il nostro ambiente. Ma ognuno deve fare la propria parte. Non dobbiamo solo provvedere alla videosorveglianza, ma fare in modo che questi rifiuti non arrivino più nelle aree protette e abbandonate”.
Il nuovo sistema di videosorveglianza conta su 35 punti di ripresa situati sul territorio dei 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio a cui si aggiungono 10 lettori di targhe installati in punti strategici, che permettono di individuare il flusso veicolare in ingresso e in uscita dalle aree impervie e rurali del Parco.
Tre, le centrali operative attive per le telecamere installate nell’area del parco nazionale.
Un punto di ricezione principale nella sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio presso il Palazzo Mediceo di Ottaviano e due sale operative presso il Reparto Carabinieri Forestali del Parco a San Sebastiano al Vesuvio e presso la Stazione Carabinieri Parco di Ottaviano.
Ad utilizzare il sistema, saranno i Carabinieri Forestali sia per il contrasto al fenomeno degli sversamenti illeciti di rifiuti sia a supporto delle attività di prevenzione antincendio boschivo in seguito agli incendi che hanno colpito l’area protetta nell’estate 2017.
“Sono molto contento – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo – che oggi veda la luce questa importante infrastruttura realizzata dall’Ente Parco. Il sistema di videosorveglianza che mettiamo a disposizione dei Carabinieri Forestali è uno strumento fondamentale per migliorare il controllo del territorio e il contrasto agli illeciti ambientali. Questo dispositivo – ha poi aggiunto Casillo – va ad aggiungersi ai due presidi fissi antincendio che abbiamo realizzato in convenzione con i Vigili del Fuoco con la finalità di ridurre i tempi di primo intervento in caso di incendio. Come Ente Parco, dunque, abbiamo fatto uno sforzo enorme investendo circa mezzo milione di euro in sicurezza ma è necessario che tutte le istituzioni facciano la propria parte per tutelare e difendere l’enorme patrimonio naturalistico racchiuso nella nostra area protetta”.