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Via della Seta e Turismo Sostenibile, perchè il presidente cinese Xi Jinping è a Roma


Via della Seta. Dopo settimane intense in cui non sono mancati moniti da Washington, perplessità da Bruxelles e liti interne alla maggioranza, il Presidente cinese Xi Jinping arriva a Roma per la firma del Memorandum sulla Via della Seta.

 

Un’intesa difesa a denti stretti dal premier Giuseppe Conte e dal vicepremier Luigi Di Maio.

A favore dell’accordo anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sono 30 gli accordi tra imprese e istituti di Cina e Italia che saranno firmati davanti al presidente cinese Xi Jinping e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La lista è strettamente riservata ma filtrano, per intese grandi e piccole, i nomi di importanti imprese italiane, da Ansaldo a Snam.

Con un ruolo strategico che sarà giocato da Cdp, su un duplice fronte.

Da una parte il varo di Panda Bond, dall’altra l’impegno di garante degli equilibri dei rapporti industriali e commerciali tra Italia e Cina, legati anche al fatto che il presidente della Cassa, Fabrizio Palermo, è anche co-presidente del Business Forum Italia-Cina, finalizzato a potenziare le relazioni d’affari tra i Paesi.

La visita del presidente cinese Xi Jiping in Italia punta a rafforzare anche la collaborazione tra i due Paesi nel settore turistico. E’ stato firmata oggi al Mipaaft la la lettera di intenti sul turismo sostenibile tra il ministro cinese della Cultura e del turismo, S.E. Luo Shugang, e il ministro delle Politiche agricole e del turismo, Gian Marco Centinaio.

“Abbiamo iniziato a lavorare – ha spiegato subito dopo la firma il ministro Centinaio – in vista del 2020 che sarà un anno importante perchè ricorrono i 50 anni dell’inizio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina. Abbiamo deciso – ha proseguito – di festeggiare questo anno rilanciando i rapporti turistici e culturali tra i due Paesi. Inizieremo a lavorare in questa direzione e ci siamo confrontati soprattutto su quelle che sono le esigenze dei turisti cinesi quando vengono in Italia, in modo da fornire servizi più ‘a’ la carte’ per coloro che scelgono di visitare il nostro Paese”.

Centinaio ha poi precisato che nel corso dell’incontro è stato confermato il rapporto, già esistente, tra le forze dell’ordine cinesi e quelle italiane e la presenza della Polizia cinese nei siti turistici più importanti.

“Questo documento – ha concluso il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo – è il primo ufficiale, dopo anni, sul turismo tra i due Paesi”.

Escluso invece dagli accordi della Via della Seta il comparto ambientale, nonostante la Cina è il Paese più inquinante del pianeta.