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Venezia e gli altri siti Unesco a rischio a causa dei cambiamenti climatici

Venezia e gli altri siti Unesco a rischio a causa dei cambiamenti climatici

Ener2Crowd.com, piattaforma per gli investimenti green, ha stilato una lista dei siti Unesco più vulnerabili alla crisi climatica. Eccone alcuni

Gli eventi meteorologici estremi crescono di numero e intensità in tutto il mondo. È una delle conseguenze della crisi climatica e del riscaldamento globale.

Ma se il primo interesse dei governi deve essere quello di mettere in pratica piani di adattamento alla crisi climatica per salvare vite umane (ed evitare ciò che è successo, ad esempio, in Emilia-Romagna), bisogna tener conto anche della necessità di preservare i luoghi della cultura che sono in pericolo.

L’ultimo rapporto dell’IPCC, il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici dell’Onu, ha lanciato l’allarme sulla minaccia per le comunità costiere e per alcuni dei luoghi dell’arte più importanti del mondo.

Sulla base di quell’allarme, Ener2Crowd.com, piattaforma per gli investimenti green, ha identificato 13 luoghi a maggior rischio estinzione nel mondo, E tra questi ci sono cinque siti Unesco italiani. Eccoli.

  1.  La laguna di Venezia. Il primato nella triste classifica dei siti Unesco a maggior rischio a causa dei cambiamenti climatici in corso spetta a Venezia e la sua laguna. Entro il 2100, dicono gli esperti, piazza San Marco potrebbe finire costantemente sott’acqua. Il Mose, il sistema a paratie che tiene l’alta marea fuori dalla laguna, è progettato per eventi eccezionali ma non può fare nulla contro il costante innalzamento del mare causato dal riscaldamento globale. Per Venezia si parla di un incremento di altri 50 centimetri entro la fine del secolo.
  2. Una sorte potrebbe conoscere Ferrara che a pochi passi dal delta del Po potrebbe ritrovarsi sempre più spesso a fare i conti con alluvioni e piene incontrollate. A rischio c’è un patrimonio storico e culturale importantissimo.
  3. La basilica di Aquileia, in provincia di Udine. Costruita sui resti di antichi edifici romani è famosa per il preziosissimo pavimento a mosaico del IV secolo, la basilica è in pericolo a causa della sua ubicazione in una zona soggetta a fenomeni di subsidenza e di innalzamento del livello delle acque sotterranee.
  4. Le Cinque Terre. Il famoso è bellissimo villaggio di pescatori diventato meta turistica tra le più visitate della Liguria è in costante pericolo. Uno dei principali pericoli ideogeologici per le Cinque Terre è rappresentato dall’instabilità delle pareti rocciose. Questa zona costiera è soggetta a fenomeni di erosione e dissesto dei pendii a causa della natura geologica delle rocce che compongono i promontori e le scogliere.
  5. Paestum. Nella lista dei siti Unesco più vulnerabili ai cambiamenti climatici c’è anche Paestum. La città dei templi è situata sulla costa: l’innalzamento del livello del mare può causare erosione costiera, allagamenti e intrusioni saline nell’area archeologica. Questo può danneggiare le strutture antiche e compromettere la loro conservazione a lungo termine.