Battuta di caccia illegale a Venezia, in Veneto, per Donald Trump Junior. Zanoni (AVS): “L’Italia non è proprietà degli USA”.
Uccidere una specie animale protetta a Campagna Lùpia, vicino a Venezia, in Veneto. Protagonista del gesto orrendo non è uno dei tanti, troppi, cacciatori residenti in Italia, bensì Donald Trump Junior, figlio del Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, durante una visita nel nostro Paese. A mostrare l’abbattimento illegale di una casarca (Tadorna ferrugginea), uccello appartenente alla famiglia degli Anatidi, è un video pubblicato sul sito web “Field Ethos – The Global Hunt For Adventure“.
Donald Trump Jr spara a specie protette nella laguna di Venezia. Un video mostra il figlio del presidente Usa mentre partecipa ad una battuta di caccia #ANSA pic.twitter.com/cFdMx4VeT3
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) February 4, 2025
Una vera e propria mattanza che, oggi più che mai, sta scatenando un caso diplomatico tra Vecchio Mondo e Nuovo Mondo. Il motivo? Quell’essere senziente, oltre a essere tutelato dalla Direttiva “Uccelli” dell’Unione Europea, è tra le specie animali protette dalla Legge numero 157 dell’11 febbraio 1992 dello Stato Italiano. Tradotto: la casarca non può essere cacciata. “Chiediamo l’intervento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, perché l’abbattimento di specie animali protette è un reato“, afferma la parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Luana Zanella.
A rincarare la dose, dopo avere sollevato il caso, attraverso un post sui social, è anche il Consigliere Regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni, pronto a presentare un esposto all’Autorità Giudiziaria: “Il Veneto e l’Italia non sono proprietà degli Stati Uniti d’America“.
Caccia in Italia, Pichetto Fratin: “Aspetto report su Donald Trump Junior”
“Stamane ho letto anche io la notizia del video con Donald Trump Junior, figlio del Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, a caccia a Campagna Lùpia, vicino a Venezia, in Veneto. Non so nulla, però, né quando è avvenuto, né come è avvenuto. Aspetto un report per saperne di più, così da avere tutte le informazioni complete“, dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Caccia in Italia, chiude (nonostante Donald Trump Junior) la stagione venatoria 2024/2025
Buone notizie, seppur temporanee, per la biodiversità. Giovedì 30 gennaio 2025, nonostante lo scontro tra i partiti politici di maggioranza e i partiti politici di opposizione, l’Italia ha archiviato la stagione venatoria 2024/2025. Una giornata che, però, è terminata con un incidente di caccia, l’ennesimo, ai danni di un uomo ferito lievemente a una gamba a Pesche, in provincia di Isernia, in Molise. Meno fortunati, invece, cervi, conigli, cinghiali, fagiani e mufloni raggiunti dalle doppiette a partire dal 15 settembre 2024. Esseri senzienti nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Come è stata, però, la stagione venatoria 2024/2025? Secondo la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), questi lunghi mesi sono stati segnati dalla caccia vietata a tordi, cesene e uccelli acquatici, dal mancato rispetto delle sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) e dalla delegittimazione del ruolo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
E non è finita qui. A caratterizzare la mattanza della fauna selvatica, sempre a detta degli ecologisti, anche le procedure di infrazione dell’Unione Europea contro l’Italia per le violazioni della Direttiva “Habitat” e della Direttiva “Uccelli”, le iniziative del Parlamento Italiano per una deregulation venatoria e il deferimento dello Stivale alla Corte di Giustizia Europea.