Vans lancia la nuova collezione “Save our Planet” i cui proventi andranno ad un’associazione che si occupa di preservare le coste dall’inquinamento. Secondo gli ambientalisti però non è la strategia migliore per ridurre l’inquinamento legato all’industria tessile che attualmente produce il 10% delle emissioni di carbonio nel mondo.
La Vans ha lanciato una nuova collezione designata per promuovere la consapevolezza ambientale. Negli ultimi mesi numerosi di marchi di moda come Weekday, Mango e Reformation, hanno annunciato delle iniziative per attirare l’attenzione dell’industria tessile sulla problematica ambientale e ora la Vans si è unita a loro.
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I danni fatti all’ambiente dall’industria della moda sono noti. Secondo il programma ambientale delle Nazioni Unite l’industria produce circa il 10% delle emissioni globali di CO2, più di aerei e navi, e i coloranti tessili sono la seconda causa dell’inquinamento degli oceani.
Inoltre, secondo WRAP (The Waste and Resources Action Programme) circa 140 milioni di dollari di vestiti finisce nel terreno ogni anno.
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Vans spera di attirare l’attenzione sull’ambiente, in particolare la salvaguardia dell’oceano, con la nuova collezione Save Our Planet. Questa include quattro differenti scarpe: i modelli “Era”, “Slide-On”, “UltraRange Rapidweld” e “Sk8-Hi Reissue”.
Ogni modello è caratterizzato da una grafica colorata o monocromatica della mappa del mondo con lo slogan “Save Our Planet” e il simbolo della pace. La collezione include vestiti come T-shirt, felpe, un giacchetto e anche due zaini. I prezzi partono da 28 sterline per un marsupio, le scarpe si aggirano tra le 57 e le 77 sterline mentre il giacchetto 110. Vans donerà 160,000 sterline provenienti dalla vendita della collezione a Sustainable Coastlines Hawaii, una fondazione che lotta contro l’inquinamento delle coste.
Nonostante le intenzioni dietro al lancio possano sembrare buone, non tutti credono che la nuova collezione sia la miglior soluzione per la sostenibilità ambientale. In un’intervista a The Independent, Orsola de Castro, cofondatrice e direttrice creativa di Fashion Revolution, un movimento che si occupa di aumentare la consapevolezza dell’industria tessile nei confronti dell’inquinamento, ha accusato Vans di essere parte del problema.
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Secondo Castro: “Sembra che donino molto poco e utilizzino tanta plastica. Le case di moda non dovrebbero fare nuovi prodotti e donare, questo aumenta solo il problema. Ogni cosa che incoraggia le persone ad acquistare rischia di essere parte del problema e non della soluzione”.
Non è la prima collezione che Vans utilizza per una raccolta fondi. Nel mese scorso, la compagnia ha lanciato la “Breast Cancer Awareness”, con la quale donava una parte dei proventi della gamma all’associazione CoppaFeel!, La collezione,