Il timore, fondato, è che nei sotterranei del centro commerciale possano essere annegate diverse centinaia di persone tra clienti e dipendenti dei negozi.
“È un cimitero“. Così, i sommozzatori di vigili del fuoco ed esercito, intervenuti nelle operazioni di soccorso alla popolazione e di ricerca dei dispersi, hanno descritto il parcheggio sotterraneo di un centro commerciale di Aldaia, alla periferia di Valencia. L’impressionante ondata di acqua e fango causata dall’alluvione, infatti, ha colto di sorpresa un po’ tutti, e molte persone hanno cercato di salvarsi uscendo in auto dai parcheggi, ma finendo per essere travolte.
I parcheggi inaccessibili
L’acqua ha invaso rapidamente non solo i parcheggi sotterranei, ma anche il piano terra del centro commerciale Bonaire, il più grande nell’area metropolitana di Valencia, e se in alcuni casi i dipendenti dei negozi situati ai piani più alti hanno aperto le porte ai clienti, c’è chi pensava di riuscire a fuggire ma ha trovato la morte nei parcheggi. Sui 5.700 posti auto disponibili in tutto il complesso, 1.800 si trovavano nei piani sotterranei, ancora inaccessibili dopo che le entrate sono state ostruite dalla colata di acqua, fango e detriti, che è andata a unirsi con tutto ciò che ha trovato al di fuori e all’interno del centro commerciale. Per questo, si stima che nei sotterranei siano morte diverse centinaia di persone. Al momento, i sommozzatori riescono ad accedere solo parzialmente all’interno dei parcheggi sotterranei, e possono farlo solo tuffandosi, ed è per questo che si continua a drenare l’acqua con pompe idrovore, anche se la visibilità è praticamente nulla a causa del fango. Stando a quanto riferito dalle unità di soccorso sul posto, saranno necessari fino a tre giorni prima di poter liberare completamente gli accessi intasati. Al tempo stesso, però, si cerca di scavare nei punti dove le condizioni, molto difficili, lo permettono.
Nei parcheggi centinaia di persone
Se finora il bilancio delle vittime è fermo a 211 morti, resta imprecisato il numero dei dispersi, sia per l’incertezza del momento che per la delicatezza e la drammaticità dell’evento. Una cosa è tristemente certa: quando i soccorritori dell’Unità di emergenza dell’esercito, inviati dal governo centrale di Madrid, riusciranno a liberare gran parte degli accessi ai parcheggi sotterranei, i dati ufficiali dei morti aumenteranno notevolmente.
La trappola mortale
Il dramma del centro commerciale alla periferia di Valencia è testimoniato da due momenti diversi. Il primo, appena la tragedia si sta consumando, con la colata di acqua e fango che arriva improvvisamente nel centro commerciale. I clienti cercano di mettersi in salvo, c’è chi prova a salire ai piani alti e in qualche modo si salva, mentre chi resta al piano terra o prova a uscire in auto dal parcheggio sotterraneo si ritrova bloccato in una trappola mortale. Il secondo momento è quando, 96 ore dopo, i soccorritori raggiungono gli ingressi, totalmente ostruiti, dei parcheggi sotterranei. In mezzo, azioni di eroismo e solidarietà, con i dipendenti di alcuni negozi che hanno offerto rifugio ai clienti e anche alcuni clienti che sono intervenuti per salvare i pochi animali rimasti vivi all’interno di un negozio.
La ricerca dei dispersi
L’acqua, d’altronde, non solo ha riempito rapidamente tutti i piani sotterranei, ma ha raggiunto e superato perfino le scale mobili al piano terra, e oltre quattro giorni dopo il livello non è sceso. Anche se le autorità non hanno reso noto ufficialmente il numero dei dispersi, al momento ci sarebbero almeno mille persone che ancora mancano all’appello dopo l’alluvione di martedì 29 ottobre. Molte di loro, potrebbero aver trovato la morte proprio all’interno di quel centro commerciale diventato, secondo chi sta lavorando senza sosta nelle ricerche, “un cimitero“.
Ancora allerta su Valencia
Come se non bastasse, a rendere ulteriormente complicata la macchina dei soccorsi c’è una nuova allerta meteo arancione su gran parte della Comunità Autonoma di Valencia. L’Agenzia meteorologica nazionale spagnola (Aemet) prevede, per tutta la giornata di oggi, fino a 150 litri per metro quadrato in poco più di 12 ore, con picchi di 40-50 l/m² nel giro di un’ora sulla costa meridionale di Valencia e nella provincia centro-settentrionale di Castellón. Anche per questo, nel giorno in cui a Valencia sono attesi il premier Pedro Sánchez e il re Felipe VI, in diversi Comuni della Regione la circolazione di volontari e non residenti è stato vietato. La situazione meteorologica attuale, insieme alla devastazione causata dall’alluvione di martedì scorso, è un rischio eccessivo per chiunque, anche per quei cittadini che, arrivati anche da altre zone della Spagna, si sono attivati per aiutare la popolazione residente.
I temporali potrebbero essere accompagnati anche da violente grandinate e l’allerta interessa anche settori di due Regioni confinanti con Valencia, quella di Murcia (a Sud-Ovest) e la Catalogna (a Nord-Est). Molto violente e intense le precipitazioni previste soprattutto nella Comunità Autonoma di Murcia.