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Valanghe, inondazioni e frane nel Nord Italia. Morto un 16enne in Alto Adige

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Nuova vittima dopo il turista tedesco morto la scorsa settimana. 

Il Nord Italia flagellato da piogge battenti e abbondanti nevicate, che anche per effetto del dissesto idrogeologico del territorio hanno causato una nuova vittima. Dopo il turista tedesco morto la settimana scorsa, l’Alto Adige piange anche la scomparsa di un 16enne di Plan, in Val Passiria. Markus Raffl, domenica pomeriggio, stava facendo un fuoripista quando è stato travolto da una slavina: i genitori, non vedendolo tornare a casa, avevano dato l’allarme e l’adolescente è stato ritrovato morto, sepolto sotto la neve, in serata.

Il colpo di coda di un inverno che non era mai arrivato si è visto proprio nel weekend in cui è previsto l’arrivo della primavera meteorologica. Gran parte del Nord Italia è stata raggiunta da abbondanti precipitazioni, anche a carattere nevoso, e non sono mancate le inondazioni nei centri abitati e le valanghe. Decine di frane sono state registrate tra Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna. Diverse centinaia le persone evacuate a scopo precauzionale dopo che cumuli di terra, rocce e fango hanno raggiunto abitazioni e scuole. Strade interrotte, disagi alla viabilità e località rimaste isolate, ma è in Valle d’Aosta che la situazione si è rivelata più complessa.

Le abbondanti e continue nevicate del fine settimana, infatti, hanno causato una valanga che ha colpito Gaby, nei pressi di Gressoney, e che ha invaso completamente una galleria che portava al centro abitato. Situazione molto critica anche nel piccolo centro di Rhêmes-Notre-Dame, rimasto completamente tagliato fuori da ogni via di comunicazione. Nella sola Valle d’Aosta, a causa delle valanghe, sono rimaste isolate circa seimila persone. Ci sono volute lunghe ore di lavoro per liberare strade e altre infrastrutture e ripristinare la viabilità, con la situazione che solo ora sta tornando lentamente alla normalità.

Il peggio, almeno in alcune zone, non sembra ancora essere passato, anche perché nuove perturbazioni hanno già raggiunto o raggiungeranno la nostra Penisola. Per rischio idrogeologico e idraulico, resta l’allerta gialla su parte del Veneto, della Liguria, dell’Emilia-Romagna e della Sardegna. In alcune zone del Piemonte, addirittura, resta in vigore l’allerta rossa a causa del pericolo di nuove frane o valanghe. Nel resto d’Italia, la situazione resta costantemente monitorata soprattutto per i centri abitati a ridosso di fiumi e altri corsi d’acqua, che in gran parte della Penisola le piogge battenti degli ultimi giorni hanno riempito al limite della loro portata.

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