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Il punto del ministro e del sottosegretario alla Salute. Ma alcuni esperti sono contrari alle ipotesi di quarantena e vaccinazione.

Vaiolo delle scimmie, due nuovi casi in Lombardia. Il numero totale di contagi accertati in Italia sale così a 11. Un dato che non fa preoccupare il Ministero della Salute. “Abbiamo attivato la rete di sorveglianza a livello nazionale ed europeo. Il numero di casi è limitato, l’attenzione è alta ma senza allarmismi. La vicenda è totalmente diversa da quello che abbiamo vissuto con il Covid“, ha spiegato Roberto Speranza al Tg3.

Vaiolo delle scimmie, Costa: “Vaccini disponibili”

Abbiamo oltre 5 milioni di dosi di vaccino contro il vaiolo, siamo pronti a ogni necessità“. Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, commenta la situazione attuale. “Dobbiamo dire con chiarezza che non siamo di fronte a un’emergenza. La situazione va monitorata ma la malattia non è paragonabile al Covid. Non colpisce tutta la popolazione perché chi stato vaccinato contro il vaiolo, il 40% degli italiani, ha una protezione di circa l’85%” – ha spiegato Costa a RaiNews24 – “Lo scenario è diverso e il Governo ha anche istituito una task force all’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con le Regioni e con l’Unione europea“.

Vaiolo delle scimmie, il punto degli esperti

Intanto, gli esperti sanitari commentano tutte le possibili mosse contro il vaiolo delle scimmie. In alcuni casi, le opinioni sono divergenti. Maria Rita Gismondo, virologa del Sacco di Milano, e Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), si dicono contrari alle quarantene preventive per i contatti senza sintomi. Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano, suggerisce invece che la quarantena per i contatti stretti sia una buona idea.
Sul vaiolo delle scimmie sono intervenuti anche gli esperti dell’Oms. “Evitiamo panico e stigmatizzazioni, quando possibile si usino cure specifiche e vaccini. Il vaiolo delle scimmie non è il Covid, se si mettono in campo le giuste misure ora, possiamo contenerlo facilmente” – ha spiegato Sylvie Briand dell’Oms – “Il virus non sembra mutato ma ci sono ancora molte incognite. Non sappiamo se ci sono più casi di quelli accertati, né le modalità di trasmissione, né se ci sono serbatoi animali“.
Non c’è bisogno di vaccinazioni di massa. La trasmissione primaria è da contatti molto stretti, pelle a pelle, faccia a faccia” – ha puntualizzato Rosamund Lewis dell’Oms – “Il contact tracing e gli isolamenti rimangono la modalità primaria per controllare la diffusione del virus. Gli unici casi di vaccinazione consigliata riguardano il personale sanitario e quello di laboratorio, che sono più a rischio“.

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