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Usare ChatGPT equivale a utilizzare mezzo litro d’acqua ogni 5 domande

Usare ChatGPT equivale a utilizzare mezzo litro d'acqua ogni 5 domande

Una ricerca dell’Università della California ha analizzato il consumo d’acqua legato all’utilizzo delle intelligenze artificiali come ChatGPT. 

Qual è il legame tra le intelligenze artificiali come ChatGPT e la siccità? Sembrano due questioni molto diverse e lontane. Invece secondo alcuni scienziati dell’Università della California non è così. 

In uno studio, infatti, hanno dimostrato che è sufficiente formulare tra le 5 e 50 domande a ChatGPT per consumare un quantitativo di risorse equivalente a mezzo litro di acqua presso il data center di Microsoft situato in Iowa.

Questa cifra può variare a seconda della collocazione dei server e delle condizioni stagionali. Inoltre, il rapporto tiene in considerazione anche l’impiego indiretto di acqua da parte di altre fonti connesse al data center come la centrale elettrica che produce l’energia necessaria alla sua alimentazione.

E dunque, in un momento storico in cui l’acqua diventa sempre più scarsa e i cambiamenti climatici fanno aumentare le ondate di siccità, la domanda da porsi è: “È giusto utilizzare le intelligenze artificiali considerando quanta acqua viene consumata per il loro funzionamento? E fino a che punto?”. 

Chiaramente si tratta dello stesso interrogativo che bisogna porci in relazione all’utilizzo di energia (che viene ancora prodotta soprattutto con combustibili fossili) per utilizzare ogni tipo di tecnologia (dalle email ai servizi in streaming).

Come al solito la risposta a questi interrogativi sta nel buon senso.

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