Home Attualità Economia USA, un piano per affrontare coronavirus, ingiustizie economiche ed emergenza climatica

USA, un piano per affrontare coronavirus, ingiustizie economiche ed emergenza climatica

Oltre 1,200 esperti hanno firmato il progetto Green Stimulus, che chiede al Congresso 2,000 miliardi di dollari per fronteggiare il coronavirus, l’emergenza climatica e le ingiustizie economiche.

Come nazione stiamo affrontando tre crisi convergenti: la pandemia del COVID-19 con le sue conseguenze economiche; l’emergenza climatica; e l’ineguaglianza economica”. E’ questo l’avvertimento sottoscritto da oltre 1,200 tra esperti di politiche, leader climatici e accademici che hanno firmato il progetto Green Stimulus, una lettera da presentare al Congresso americano in cui si chiedono almeno “duemila miliardi per creare milioni di posti di lavoro sostenibili, migliorare la qualità della vita, accelerare la transizione dai combustibili fossili, assicurare una partecipazione pubblica in tutti i salvataggi del settore privato ed rendere più forti e resilienti le nostre società ed economie difronte alla pandemie, recessioni ed emergenze climatiche dei prossimi anni”.

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Gli 11 autori della lettera, molti dei quali hanno legami con il think tank Data for Progress e alcuni candidati democratici, chiedono circa  850 miliardi l’anno fino a quando l’economia non sarà completamente decarbonizzata e il tasso di disoccupazione sarà inferiore al 3,5%. La loro proposta è in linea con lo studio “5 Principles for Just COVID-19 Relief and Stimulus“, il piano supportato da oltre 300 gruppi di attivisti per superare la crisi economica causata dalla diffusione globale del coronavirus. Il piano Green Stimulus mira a stabilire “le sfide a lungo termine per rendere indirizzare la ripresa economica verso un’economia più sostenibile”, proponendo politiche per otto categorie:

  • Edifici, infrastrutture civiche e comunità
  • Mezzi di trasporto, sistemi e infrastrutture
  • Lavoro, produzione e transizione per lavoratori e imprese
  • Lavoratori e infrastrutture del sistema energetico
  • Agricoltori, sistemi alimentari e comunità rurali
  • Infrastrutture verdi, suolo pubblico e ambiente
  • Leggi, innovazioni e investimenti pubblici
  • Politica estera verde

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Le politiche in materia di alloggi e infrastrutture includono l’espansione in massa del Weatherization Assistance Program, un aumento dei fondi per i beneficiari del Low Income Home Energy Assistance Program, l’entrata in vigore del Green New Deal for Public Housing Act e la creazione del Climate Justice Resiliency Fund. Le politiche sul lavoro riguardano concessioni e prestiti senza interessi alle agenzie di transito e ai governi locali “per portare avanti i progetti sulle strutture per portatori di handicap e il progetto Complete Streets” oltre a fornire “benefici di transizione ai lavoratori delle industrie dei combustibili, tra cui 5 anni di salario in caso di perdita del posto di lavoro, assistenza abitativa, opportunità di formazione professionale, copertura sanitaria, supporto pensionistico e collocamento lavorativo”. In termini di emergenza climatica, il piano chiede “un rapido ritiro graduale dalle trivellazioni offshore e onshore di petrolio e gas, la fine di nuove estrazioni e le esportazioni di combustibili fossili“. Propone inoltre di creare uno standard nazionale per l’energia pulita attraverso l’EPAche si applica a tutti i fornitori di energia elettrica, comprese le cooperative elettriche rurali, raggiungendo il 20% di energia senza emissioni di carbonio“.

La lettera raccomanda anche cambiamenti nella gestione del suolo pubblico e dell’ambiente, indirizzando l’ U.S. Army Corps of Engineers per progetti di dragaggio, ripristino dell’habitat, adattamento climatico e manutenzione delle infrastrutture utili, per concedere sovvenzioni statali e locali alla creazione di ‘parchi energetici’ che combinano attività ricreative con la produzione di energia pulita, e la creazione di infrastrutture di stoccaggio e trasmissione come turbine eoliche o pannelli solari“. Globalmente, il piano fa appello agli Stati Uniti per: supportare lo sviluppo della tecnologia “green” e di un’agricoltura sostenibile in tutto il mondo; assicurare accordi corretti incentrati sui lavoratori e sulla protezione ambientale; porre fine ai finanziamenti dei progetti sui combustibili fossili; contribuire maggiormente a Green Climate Fund.

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La proposta è giunta mentre i legislatori statunitensi stanno negoziando un terzo pacchetto d’aiuti per rispondere alla pandemia del COVID-19. I senatori democratici hanno bloccato per la seconda volta un pacchetto di misure che secondo le accuse era un piano di salvataggio per le aziende che hanno fatto troppo poco per aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi sanitaria. In risposta a questo, il Green Stimulus propone che “eventuali salvataggi o prestiti ponte a grandi società, come compagnie aeree e compagnie di crociera, siano subordinati a condizioni economiche, sociali ed ecologiche” tra cui piani decennali per ridurre le emissioni e l’inquinamento rispettando i diritti dei lavoratori in termini di salari e contrattazioni sindacali.