Joe Biden sotto accusa. Se il nuovo presidente degli Stati Uniti, finora, si era distinto per la discontinuità rispetto al predecessore Donald Trump, gli ambientalisti ora accusano: “In Alaska ha continuato la politica delle trivelle”.
Joe Biden sotto accusa da parte di associazioni ambientaliste. Il presidente degli Stati Uniti, dopo diverse mosse di discontinuità rispetto alle politiche di Donald Trump, ha deciso di proseguire l’impegno per le trivellazioni in Alaska. Una mossa che va tutta a vantaggio dell’azienda petrolifera ConocoPhillips e che era stata promossa da Trump negli ultimi tempi del suo mandato presidenziale.
Are we in hell? https://t.co/TOYeua3Sa1
— John Noël (@noel_johnny) May 27, 2021
Le prime politiche ambientali di Joe Biden avevano ricevuto il plauso degli ambientalisti, a cominciare dalla riadesione agli Accordi di Parigi e la revoca delle concessioni federali per gli oleodotti del sistema Keystone XL. Ora, però, come denuncia John Noel di Greenpeace alla Reuters, “per l’amministrazione è un vero e proprio passo falso, l’industria petrolifera, ormai fuori controllo, rischia di avere campo libero”.
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I principali sostenitori delle trivellazioni in Alaska sono due senatori repubblicani, Lisa Murkowski e Dan Sullivan, che lunedì sarebbero stati ricevuti proprio da Joe Biden. Le principali organizzazioni ambientaliste nordamericane sono sul piede di guerra: “Stanno creando la strada per far sì che le industrie petrolifere possano causare danni irreparabili alle comunità, alla salute pubblica e agli habitat naturali. Il tutto senza neanche consultare le popolazioni residenti”.
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