Home Breaking News Uragano Kirk, ora punta verso l’Europa. Cosa succederà nei prossimi giorni

Uragano Kirk, ora punta verso l’Europa. Cosa succederà nei prossimi giorni

Immagine satellitare dell'uragano Kirk, evidenziando la sua intensità con venti a 145 mph e movimento verso nord-ovest. Aggiornamento del 4 ottobre 2024.

Pronto a dirigersi verso l’Europa. Gli aggiornamenti sulla traiettoria che prenderà l’uragano Kirk.

L’uragano Kirk, formatosi nel cuore dell’Oceano Atlantico, dovrebbe arrivare anche ad investire l’Europa occidentale a inizio della seconda settimana di ottobre. Il suo passaggio sarebbe caratterizzato da forti raffiche di vento.

In queste ultime ore Kirk sta rapidamente passando da categoria 1 (la più bassa) a categoria 3, traendo energia dalle acque oceaniche, ancora fin troppo calde per il periodo, tanto che i principali Centri di Calcolo prevedono che possa arrivare fino a categoria 4.

Kirk dovrebbe poi curvare verso nord-ovest e, spostandosi verso le acque fredde del Nord Atlantico, inizierà un processo di transizione extra tropicale. Qui si formerà l’accelerazione dei venti e Kirk perderà le caratteristiche tipiche degli uragani tropicali e probabilmente raggiungerà l’Europa occidentale come un “ex uragano” nella prossima settimana.

Non si possono ancora definire in modo dettagliato gli effetti che quest’uragano avrà in Europa e in Italia. L’Europa non ha mai sperimentato l’impatto di un uragano completamente sviluppato

Nessun uragano ha mai toccato direttamente l’Europa come uragano completo, quelle che si sono di più avvicinati sono stati Ophelia (2017) e Lorenzo (2019).

“Dopo aver sfiorato Spagna e Portogallo, si prevede che l’ex Kirk si sposterà verso il Regno Unito la prossima settimana, assorbito da un classico sistema di bassa pressione. Le previsioni dei modelli inizialmente hanno mostrato una dispersione nel percorso di Kirk. Ora convergono su un tracciato più coerente verso l’Europa, dimostrando l’importanza di considerare l’incertezza nelle previsioni quando si monitorano i sistemi tropicali“, si legge su 3Bmeteo