Unicef: “In Ue investimenti insufficienti sulla salute mentale”

La salute mentale è parte integrante della salute dell’individuo tanto quanto quella fisica, ed è un diritto fondamentale, eppure nell’Unione Europea 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni soffrono di un problema di salute mentale.

A diffondere i dati è l’Unicef in occasione della Settimana europea della salute mentale. Si tratta del 13% della popolazione giovane europea. Tra i disturbi più diffusi vi sono l’ansia, per l’8%, e la depressione, per il 4% di chi ha tra i 15 e i 19 anni.

Se si escludono gli incidenti stradali, il suicidio è la principale causa di morte tra i giovani. In Europa 931 giovani si sono tolti la vita nel 2020, 18 a settimana, di questi il 70% era maschio.

Di salute mentale è necessario parlare con i giovanissimi poiché la metà di questi problemi sorge proprio durante l’adolescenza. In Europa molti ragazzi rimangono privi di diagnosi e le strutture dedicate ai giovani scarseggiano.

L’Unicef evidenzia come “nei Paesi dell’UE gli investimenti nei servizi per la salute mentale sono esigui rispetto a quelli per la salute fisica.” In Italia il gruppo di minori più fragile è costituito dai minori stranieri non accompagnati ad essi sono dedicate diverse iniziative finanziate dall’Unicef per accompagnare i minori nel passaggio all’età adulta con un sostegno morale e materiale.