La specie delle tartarughe liuto è considerata in via d’estinzione in Australia. L’ipotesi è che a uccidere l’esemplare sia stato il livello di inquinamento alle stelle legato alle forti piogge
Una tartaruga liuto di circa 30 anni e lunga 1,8 metri è stata trovata morta sulla spiaggia di Avoca, nel Nuovo Galles del Sud in Australia, mercoledì mattina.
L’ipotesi dell’Australian Seabird and Turtle Rescue – fa sapere il Guardian – è che sia stata uccisa dall’inquinamento legato alle forti piogge e alle inondazioni che stanno colpendo la parte orientale del Paese.
Un portavoce del National Parks and Wildlife Service dello stato del Nuovo Galles del Sud ha affermato che “non ci sono segni evidenti che indichino come la tartaruga possa essere morta, ma gli esperti dell’Australian Registry for Wildlife Health stanno prelevando campioni per l’analisi. L’Australian Museum raccoglierà anche il teschio per aiutare a capire meglio la popolazione liuto in Australia.”
Quella della morte causata dall’inquinamento delle acque marine dovute alle pesantissime inondazioni delle scorse settimane, dunque, è soltanto una delle ipotesi in campo. Anche se la più probabile.
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Giant turtle found on NSW beach may have been killed by pollution linked to heavy rain https://t.co/DIxz5vj0C2
— Guardian news (@guardiannews) March 30, 2022
Una specie in via d’estinzione
Fatto sta che con la scomparsa di questo esemplare di tartaruga liuto – la più grande specie di tartarughe marine al mondo – il numero di esemplari presenti sulle coste del Nuovo Galles del Sud e avvistati e classificati dagli esperti si riduce a 58.
La tartaruga liuto, infatti, è una specie in via d’estinzione nello stato del Nuovo Galles del Sud e se il trend non cambia tra pochi anni potrebbero non rimanere abbastanza esemplari per garantire la sopravvivenza della specie in quella porzione di oceano.
Mark Hamann, professore associato di biologia marina presso la James Cook University, ha affermato che le tartarughe devono affrontare molte sfide nell’Oceano Pacifico.
“Abbiamo una moltitudine di impatti nell’intero bacino oceanico che colpiscono le specie, dall’inquinamento, alla perdita di uova, alla perdita di habitat e alle catture accessorie della pesca”.
“È piuttosto raro vederli. Sull’intera costa orientale dell’Australia, ogni anno otterresti solo un piccolo numero di tartarughe liuto che si lavano a riva”, ha aggiunto il professore.
E poi c’è il problema della plastica che per questo tipo di tartarughe rappresenta un vero e proprio calvario.
“Sappiamo che uno dei grossi problemi che hanno le tartarughe liuto è il consumo di plastica. Quindi i sacchetti di plastica che odorano molto di medusa possono essere mangiati dal liuto. C’è già molta plastica nell’ambiente, quindi queste inondazioni stanno davvero solo aggiungendo al problema”.
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