I tre comprensori migliori, per crescita di presenze in termini di variazioni assolute sono: l’Assisano, che nel 2023 ha superato la soglia del l’1,5 milioni di presenze, con un +219 mila; il Perugino con un +122 mila e il Ternano con un +106 mila.
Nel focus realizzato da Aur (Agenzia Umbria Ricerche) sono state analizzate, in un’ottica diacronica, le presenze e gli arrivi turistici nel terzo millennio.
Le presenze turistiche in Umbria dal 2023 al 2000
Gli andamenti delle presenze turistiche in Umbria, degli ultimi due anni ci mostrano un settore che ha ripreso a crescere convintamente.
Dal 2000 al 2023, in ben 16 anni non si è raggiunta mai quota 6 milioni e solo uno, il 2023, ha superato i 6,5 milioni avvicinandosi ai 7.
Il punto di minimo è rappresentato dal 2000 con 5,2 milioni di presenze, ovvero 1,6 in meno rispetto al 2023 che, nei fatti, riapre la partita delle consapevolezze sulle potenzialità turistiche dell’Umbria.
Nel 2023 l’Umbria ha fatto registrare +724 mila presenze rispetto al 2019, anno pre-Covid.
Se facciamo una zoomata sulle variazioni degli ultimi 5 anni, al netto del 2021 e 2020 pesantemente penalizzati dalla pandemia, vediamo che in valori assoluti la crescita ha come punto di minimo +559 mila e come massimo +1 milione e 391 mila.
Gli arrivi turistici in Umbria dal 2023 al 2000
L’indicatore degli arrivi turistici è molto importante in quanto ci offre la dimensione dell’incoming (inbound).
Per cui la crescita netta del 2023, anche rispetto ad anni che erano andati bene come il 2019 e il 2018, ci evidenzia una ripresa del settore, che ci fa ben sperare per il futuro, sia a breve che medio termine.
Tutto questo nonostante l’Umbria continui a soffrire del suo male storico rappresentato dall’isolamento infrastrutturale.
Rispetto al quale, però, va sottolineato che sta giocando finalmente un ruolo di contrasto, il rilancio dell’aeroporto San Francesco di Assisi.
Entrando più nel dettaglio dei numeri emerge che, sul fronte arrivi, dei 23 anni analizzati l’anno migliore di sempre è il 2023 con oltre 2,6 milioni, seguito dal 2019 con 2,5.
Questi sono gli unici due anni, tra quelli studiati, in cui si è superata quota 2,5 milioni.
Ed ancora: 6 dei 23 anni considerati non hanno raggiunto la soglia dei 2 milioni e ben 10 hanno oscillato nel range compreso tra 2 e 2,2 milioni.
Il punto di minimo è rappresentato dal 2000 con 1,9 milioni ovvero 700 mila arrivi in meno rispetto all’ultimo anno.
Comprensori: un confronto tra il 2023 e il 2019
A livello di singoli comprensori, confrontando le presenze turistiche del 2023 con quelle del 2019, si rilevano performance molto positive per quasi tutti.
In termini di variazioni percentuali i comprensori che crescono a doppia cifra sono: l’Amerino (+30,4%), la Valnerina (+20,9%), l’Assisano (+16,9%), lo Spoletino (+16,5%), il Ternano (+15,2%), il Perugino (+10,3%).
I tre comprensori migliori, per crescita di presenze, in termini di variazioni assolute sono: l’Assisano, che nel 2023 ha superato la soglia del l’1,5 milioni di presenze , con un +219 mila; Il Perugino con un +122 mila ed il Ternano con un +106 mila.
Sul versante degli arrivi turistici, dal confronto tra il 2023 e il 2019 emerge che i comprensori con performance positive sono 9, a fronte di 3 che presentano una decrescita.
In termini di variazioni percentuali, quelli che crescono a doppia cifra sono: la Valnerina (+20,5%), l’Amerino (+18%), il Trasimeno (+16,7%), lo Spoletino (+13,4%), il Ternano (+12,4%), l’Alta Valle del Tevere (+11,5%).
I tre comprensori top per incremento in termini di variazioni assolute sono: l’Assisano (+46 mila); il Trasimeno (+33 mila), la Valnerina (+25 mila).
Mentre i comprensori che scendono, se pur di poco, sono quello Orvietano (-8,9%), Tuderte (-11,2%) e Folignate (-1,1 %).
Nel 2023 gli arrivi nell’Assisano sono stati 657.527, nel Perugino 503191, nel Trasimeno 234.440 e 233.135 nel Folignate (nel 2019 furono 235.633).
Indietro il Ternano con poco più di 168 mila, che però come detto, sale del 12,4% rispetto al 2019.
Nella foto, la città di Assisi.