Nel 2024 in Umbria la produzione di vino e mosto è andata molto bene, salendo del 30%, ma i prezzi sono scesi di oltre il 26%.
In Umbria, dopo la caduta dello scorso anno, c’è un netto aumento della produzione di vino e mosto.
Nel 2024, infatti, la produzione nella regione è cresciuta del 30%, salendo a 365mila ettolitri di vino e mosto rispetto ai 273mila quintali del 2023 secondo le stime di Assoenologi, Ismea e Uiv – Unione italiana vini.
Un dato, quello umbro, nettamente superiore alla media nazionale (+7,1%) e che si piazza al terzo posto, dopo Molise (+100%) e Abruzzo (+85%) e in condominio con Toscana, Lazio, Campania e Basilicata, anch’esse con +30% rispetto allo scorso anno, che come noto fu funestato dall’attacco della peronospora.
Tuttavia i prezzi, calano, in media, di oltre il 26% (per la precisione -26,4%), con punte che superano il -30%.
Tra le cause, il fatto che il consumo di vino è in costante riduzione: dal 2010 al 2024 il consumo, in termini di litri pro capite, si è più che dimezzato (da 21,76 a 10,3 litri).
Un anno double face, quindi, per il vino umbro, con più produzione ma con prezzi che, in media, calano quasi nella stessa misura.
Il quadro dei listini delle uve per la produzione di vini Doc e Docg, che ormai nella regione comprendono la gran parte della produzione vitivinicola, è stato fornito dall’ultimo listino della Borsa Merci di Perugia, organo della Camera di commercio dell’Umbria, che presenta un quadro dei prezzi al quintale pagati ai produttori.
“In tale quadro va evidenziato che la Borsa Merci della Camera di commercio dell’Umbria – ha sottolineato una nota dell’ente camerale umbro- ha il pregio, raro tra tutte le Borse Merci italiane, di indicare il prezzo delle merci pagato realmente al produttore, franco consegna ai centri di raccolta. Molte altre Borse considerano invece solo i prezzi praticati nelle contrattazioni tra grossisti”.