Un triage più efficace e previsione di tempi di attesa minori per alcune patologie che rientrano nei codici bianchi e verdi per le cure al Pronto soccorso.
Al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni, è attivo l’ambulatorio sperimentale per i codici bianchi e verdi organizzato insieme alla Usl Umbria 2.
Si tratta del primo ambulatorio del genere in Umbria, tra i primi in Italia.
Le novità sono state presentate nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Direttore Generale del Santa Maria, Andrea Casciari, quello della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, la Coordinatrice Aft della Usl Umbria 2 e coordinatrice del progetto, dottoressa Simonetta Centurione ed il responsabile del Pronto soccorso, il dottor Giorgio Parisi.
Il dottor Parisi ai microfoni di Teleambiente ha spiegato le novità: “Un progetto innovativo che prevede un triage articolato in maniera diversa e che consente di poter indirizzare in un ambulatorio cosiddetto dei verdi e bianchi, una serie di patologie che rientrano in questo grande elenco”.
“Possono usufruire di questo progetto – ha aggiunto – soltanto i pazienti residenti nel territorio della Usl Umbria 2 perché è di fatto un aggregato funzionale territoriale che è stato portato all’interno del Pronto Soccorso. Una sorta di medicina generale che viene trasportata all’interno dell’azienda ospedaliera”.
“Ha una doppia funzione – ha ricordato Parisi – quella di medicina generale, ma con la possibilità poi di poter utilizzare tutto il sistema organizzativo del Pronto Soccorso per poter fare anche degli approfondimenti”.
“Le ricadute – ha proseguito il dottor Parisi – possono essere da un lato una sensibile riduzione dei tempi di attesa per alcune patologie. Dall’altro, consentire al personale ufficiale che opera all’interno del Pronto Soccorso di dedicare maggiori risorse e tempo per i pazienti che sono a più alta intensità di cura”.
“Questo servizio – ha concluso Parisi sempre a Teleambiente– è attivo dalle 9:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì e dalle 9:00 alle 14:00 sabato e prefestivi”.
Il progetto è realizzato rispetto alle nuove esigenze del panorama sanitario e costruito sulla base dei nuovi bisogni emersi nell’attuale contesto storico, che prevedono un supporto della medicina territoriale alle strutture ospedaliere.
Ha una durata sperimentale di 3 mesi con possibilità di proroga.