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Umbria, lavoro, a novembre previste 4900 assunzioni

Umbria, lavoro, a novembre previste 4900 assunzioni

I settori in cui è programmato il maggior numero di avviamenti al lavoro sono: commercio, servizi di alloggio, ristorazione e turistici, costruzioni, servizi alle persone, servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.

L’economia italiana e umbra rallenta, sotto il peso della rapidissima crescita dei tassi di interesse in funzione antinflazione e dei timori per gli effetti delle tensioni geopolitiche (e geoeconomiche), ma le imprese continuano ad assumere e anzi accelerano i propri programmi di avviamenti al lavoro.

In Umbria, secondo il rapporto Excelsior di novembre 2023, le assunzioni programmate dalle imprese ammontano a 4.900.

Ben 470 in più rispetto allo spesso periodo dello scorso anno, con una crescita del 10,6%, che però è inferiore al +12,6% della media nazionale.

Il commento della Camera di Commercio dell’Umbria: “Per il mese di novembre le 4.900 assunzioni previste dagli imprenditori umbri sono un record mai toccato nel passato”.

Una corsa trainata dai servizi, con il turismo che continua a dare un importante contributo, e dalle costruzioni, mentre lindustria manifatturiera accusa il colpo del rallentamento dell’economia.

Identici record, spesso più forti di quelli dell’Umbria, si registrano in molte regioni.

Pur in un quadro di crescita delle assunzioni programmate dalle imprese, il ritardo dell’Umbria, che va inquadrato nel ritardo del Centro, rispetto alla media nazionale, si allarga se si guarda agli avviamenti al lavoro previsti nel periodo novembre 2023-gennaio 2024.

Anche per questo trimestre per l‘Umbria i dati Excelsior prevedono un incremento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (le assunzioni programmate dalle imprese sono 15mila, contro le 14.310 dello stesso trimestre dell’anno scorso).

La crescita in percentuale è però assai più bassa: +4,8% l’Umbria, +8,4% l’Italia.

In particolare, in merito alle assunzioni programmate in Umbria nel novembre 2023, i posti di lavoro che rischiano di restare scoperti sono pari al 57%.

Solo il 28% sono contratti stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 72% sono a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

“Gli avviamenti al lavoro ha riferito ancora la Camera di commercio dell’Umbria in una nota – si concentrano per il 62% nel settore dei servizi e per il 65% nelle imprese con meno di 50 dipendenti”.

Il 13% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%).
In 57 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Interessano giovani con meno di 30 anni per una quota pari al 37%.

Le imprese prevedono che il 21% delle assunzioni sarà di personale immigrato.

Nel 9% dei casi gli avviamenti al lavoro riguardano laureati (ben al di sotto del già modesto 14% del dato nazionale).

In Umbria nel mese di novembre 2023 i settori in cui è programmato il maggior numero di avviamenti al lavoro sono: commercio, con 880 assunzioni; servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici 720; costruzioni 590; servizi alle persone 470; Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio 450.

Nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024 i settori in cui è programmato il maggior numero di avviamenti al lavoro sono gli stessi di novembre.

Varia però il numero delle assunzioni: commercio 2.430 avviamenti; servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici 2.050; costruzioni 1.610; servizi alle persone 1.570; servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio 1.200.