Il cambiamento climatico, le piogge scarse e la conseguente siccità, preoccupano i pescatori della zona. Nel lago non si trovano più i ‘latterini’, ma c’è abbondanza di carpe
In Umbria, la siccità del Lago Trasimeno sta cambiando le abitudini dei pesci e dei pescatori che attingono su quello specchio d’acqua.
Anche quest’anno, nel quarto bacino lacustre più grande d’Italia, non si è pescato il ‘latterino’, un piccolo pesce allungato e slanciato, di circa 10 cm di colore argentato.
In passato, nei mesi invernali, vicino ai pontili era possibile vedere branchi di latterini, ma da circa due anni, a causa del livello dell’acqua troppo scarso, tutto questo non accade più.
Il livello delle acque del lago è circa 1,3 metri al di sotto dello zero idrometrico e questa scarsità, potrebbe creare non pochi problemi a chi vive sulle sponde del Trasimeno.
Il cambiamento climatico con piogge scarse e conseguente siccità, preoccupano i pescatori della zona.
Il lago sempre più basso provocherà una diminuzione della pesca di cattura, e ci saranno problemi di navigazione causati dall’innalzamento dei fondali.
Uscire dalla darsena e pescare, potrebbe diventare sempre più difficoltoso.
Stesso problema, lo potrebbero avere anche i battelli per turisti e le imbarcazioni private.
Se la situazione non dovesse migliorare, ci potrebbero essere difficoltà anche per raggiungere le isole e questo creerebbe un grosso danno all’economia del luogo.
In questo quadro non troppo roseo, viene segnalata però un’abbondanza di carpe, che potrebbero aver trovato un habitat migliore e più sicuro, grazie alla maggiore diffusione delle alghe.
L’auspicio di chi vive nella zona è che in primavera le piogge possano essere abbondanti favorendo così un innalzamento del livello delle acque del lago per la stagione estiva.