Ciclisti da Umbria e Toscana per tenere alta l’attenzione sulle popolazioni colpite dal sisma del 2016. Si è svolta l’8 ªedizione della cicloturistica ideata dall’associazione Francesco nei sentieri, ‘Un abbraccio ai Sibillini’
In tanti sono giunti in Umbria, anche dalla Toscana, e tra loro pure il fondatore de ‘L’Eroica’ Giancarlo Brocci, per partecipare all’ottava edizione dell’evento sportivo ‘Un abbraccio ai Sibillini’ e tenere così viva l’attenzione sulla situazione delle popolazioni colpite dal terremoto del 2016.
Nei giorni scorsi si è infatti svolta la pedalata non competitiva ideata e organizzata dall’associazione sportiva perugina Francesco nei sentieri.
Una ciclostorica di vicinanza agli abitanti di Norcia e Castelluccio, per i quali la ferita del sisma non si è ancora rimarginata.
Il gruppo di ciclisti e appassionati di bici d’epoca ha così percorso i 38 chilometri che separano le due località, partendo la mattina presto dalla città di san Benedetto, passando poi per il Piano delle Marcite, fino al Pian Grande e quindi Castelluccio.
La manifestazione è stata illustrata dal presidente dell’associazione Francesco nei sentieri, Cesare Galletti
“Quest’anno – ha evidenziato Galletti – la frequentazione dell’evento è estremamente ricercata e qualificata. Abbiamo amici da tutta la bassa Toscana e tutti i vertici della manifestazione cicloturistica internazionale L’Eroica, compreso il fondatore Giancarlo Brocci. Sono soddisfatto”.
“Continueremo – ha aggiunto Galletti – a dimostrare vicinanza a queste popolazioni e a tenere alta l’attenzione sulla condizione di tanti anziani che ancora non sono riusciti a rientrare nelle loro case”.
Alle parole di Galletti sono seguite quelle del fondatore della manifestazione cicloturistica internazionale L’Eroica, Giancarlo Brocci.
“Manifestazioni come queste – ha sottolineato Brocci – servono per dare un contributo a territori che meritano di essere scoperti dal turismo in bici. Il ciclista deve andare a cercare posti non assediati dal traffico, dove la bici è rispettata e trova spazi vitali e grande bellezza. Qui siamo nell’Italia migliore, quella di periferia, dove ancora ci sono ritmi di vita a misura d’uomo, bellezze naturali, accoglienza, cortesia e rispetto. Tutto questo lo abbiamo trovato anche noi”.
“Poi – ha continuato Giancarlo Brocci – l’aspetto del ricordo del dramma del terremoto: popolazioni che devono essere aiutate, luoghi che non devono morire perché sono forse il patrimonio più grande del Paese. L’Italia di periferia è l’Italia più bella”.
In chiusura il punto di vista di Paolo Rinaldi, altro storico protagonista de L’Eroica.
“Una cosa che ho notato – ha commentato Paolo Rinaldi – e che mi da un po’ fastidio: è che in Chianti si cerca di mantenere le tradizioni, di mantenere i posti ed al nord si cerca di distruggere per ricostruire e modernizzare”.
“Qui invece succede una cosa brutta – ha continuato Rinaldi – i posti sono abbandonati. Qui non è che si mantiene così perché si vuole mantenere così, si vede che sono posti dimenticati e non è per niente bello”.
“Quindi un evento come quello che organizza Cesare (Galletti ndr) secondo me fa benissimo – ha concluso Rinaldi – perché fa ricordare, mantiene l’attenzione su questa zona perché ha bisogno di essere mantenuta”.