Il ministro Salvini, in visita in Umbria, ha fatto un sopralluogo alla piastra logistica intermodale Terni- Narni annunciando che l’obiettivo è renderla fruibile dal 2026. Con i giornalisti, a ruota libera, ha ribadito il suo punto di vista su una parte dei giudici italiani.
In Umbria, la piastra logistica intermodale di Terni-Narni costruita nel 2012 e sita sulla strada di Maratta Bassa, sarà finalmente collegata alla linea ferroviaria Orte-Falconara.
Il Ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini che ha visitato la struttura con alcuni rappresentati di Rfi, a Teleambiente, ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori
“Questa è la classica cattedrale nel deserto – ha detto Matteo Salvini – classici milioni spesi per nulla, nei decenni passati, che adesso sta tornando a nuova vita. La strada alle spalle, la ferrovia alle spalle e questo binario che arriverà alla piastra logistica: significa inquinare di meno, avere in giro meno tir, meno code, ed avere più posti di lavoro”.
“L’obiettivo – ha riferito Salvini – è che sia operativa entro la primavera del 2026, grazie a Rfi e alla Regione Umbria che hanno messo i denari necessari. I vagoni potranno, con treni fino a 750 metri, scaricare in piastra logistica quindi togliere traffico dalla strada per creare lavoro sul territorio”.
Infrastrutture in Umbria
“Io sono al ministero da due anni – ha sottolineato Matteo Salvini – ed è chiaro che in due anni non fai miracoli, Dal nodo di Perugia, alla Tre Valli Umbre, all’aeroporto di Perugia che ha superato il mezzo milione di passeggeri, alla Ferrovia Centrale Umbra, E 45, E78, adesso non le sto ad elencare tutte, credo che in due anni gli umbri abbiano toccato con mano che volere e potere. L’importante è che non si fermi questo rinascimento umbro”.
Prima del sopralluogo alla piastra logistica, il membro del governo con alcuni giornalisti ha espresso il suo punto di vista sulla giustizia in Italia
“Mi sembra evidente – ha evidenziato il ministro Salvini – che ci sia una minoranza di giudici che fa il male degli italiani, che smonta di notte, quello che noi cerchiamo di costruire di giorno, nel nome della sicurezza. Arrivando addirittura ad evocare Hitler, il nazismo, il fascismo, cose surreali e mi sembra evidente che tra gli oltre 9000 magistrati italiani ce ne sia qualcuno che fa politica, con la bandiera rossa, in camera o in ufficio”.
“Il mio consiglio – ha aggiunto Salvini – è che si tolgano la toga, perché siamo in un paese libero ed hanno tutto il diritto di avere idee di estrema sinistra, ma non possono portare la loro ideologia comunista all’interno di un tribunale facendo il male dell’Italia e degli italiani. Se sanciscono che non possiamo espellere nessuno, che dobbiamo dare il permesso di soggiorno ed accoglienza a tutti, è un problema per l’Italia”.
“Mentre tutto il mondo sta approvando leggi più severe – ha ricordato Matteo Salvini – controlli più rigorosi per chi entra, accompagnando i clandestini ad uscire, in Italia abbiamo dei giudici che ritengono che i confini non valgano nulla e che non si possa espellere nessuno. Se qualcuno di questi graditi signori che non possiamo espellere, rimane qua e domani uccide o stupra qualcuno, chi risponde?”
“Sono comunisti – ha ribadito il ministro Matteo Salvini – quindi cambino mestiere, tolgano la toga e si candidino con rifondazione comunista e poi facciano politica. Non puoi fare politica in tribunale, il giudice deve applicare la legge, non interpretarla”.
“Siamo in Italia – ha rimarcato Salvini – siamo un paese sovrano ed abbiamo il diritto di difendere i confini e lo dico da ministro, per cui, qualche magistrato ha chiesto sei anni di galera per aver sbloccato gli sbarchi dei clandestini”.
“Io ho le spalle larghe – ha concluso il ministro Salvini – però le signore che hanno paura a passeggiare per Terni, Milano o Roma, perché ci sono troppi delinquenti stranieri che non possiamo espellere, vadano a casa di quei giudici, chiedendo spiegazioni”.