Umbria, il lago Trasimeno è in sofferenza, bene il lago di Piediluco

Umbria, il lago Trasimeno è in sofferenza, bene il lago di Piediluco

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Nel lago Trasimeno allarme per acque calde e poco ossigeno. Secondo ‘Goletta dei laghi’ di Legambiente, il lago è in sofferenza

“Il lago Trasimeno è in sofferenza. Alte temperature delle acque e bassi valori di ossigeno, mettono a rischio la sopravvivenza di tutte le specie acquatiche presenti”.

L’allarme è stato lanciato da Elisa Scocchera, portavoce di ‘Goletta dei laghi di Legambiente, che ha fatto tappa in Umbria.

Dai campionamenti fatti da un team di volontari e tecnici, è stato giudicato “fortemente inquinato” un punto, dei sei campionati nel Trasimeno, alla foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago.

Per quanto riguarda invece il lago di Piediluco, in provincia di Terni, tutti e tre i punti campionati, rientrano nei limiti consentiti.

Elisa Scocchera di Legambiente ha illustrato la situazione: “La situazione sembra mostrare un leggero miglioramento, anche se è difficile fare confronti diretti, considerando le condizioni di siccità più gravi lo scorso anno, rispetto a quest’anno”.

“Sono stati campionati ha aggiuntocinque punti sul Trasimeno e quattro sono risultati entro i limiti consentiti. Tuttavia, la foce del torrente Paganico è risultata fortemente inquinata, confermando il dato dell’anno precedente e che ancora sussistono problemi legati alla depurazione o a scarichi illegali”.

“I parametri chimico fisici, inoltre – ha continuato la ricercatriceindicano che il lago Trasimeno è in sofferenza”.

I risultati dei monitoraggi sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa, a Perugia.

Sono intervenuti Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria, Paolo Stranieri di Arpa Umbria, Matteo Burico, presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno ed Elisa Scocchera.

Il commento della direttrice di Legambiente Umbria, Brigida Stanziola: “È evidente che la situazione climatica rischia di aumentare i fenomeni siccitosi e quindi l’emergenza idrica del Trasimeno”

“Se si riducono il volume, la riserva e la quantità d’ossigeno che può immagazzinare ha sottolineato – si rischia in un futuro prossimo di andare incontro a fenomeni di anossia e di moria ittica”.

“Salvare il Trasimenoha proseguito Stanziolavuol dire affrontare la complessità della situazione e considerare il lago come un ecosistema e non una vasca idraulica”.

“Per quanto riguarda Piedilucoha concluso bisogna continuare a tenere sotto controllo i livelli dei composti azotati che possono portare infatti ad un’eccessiva crescita di alghe, con conseguenze negative per la biodiversità del lago. Vanno inoltre valutati interventi per mitigare i processi di erosione e cedimenti delle sponde e del centro abitato”.

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