Presentato a Gubbio (Pg) un progetto del Gal Alta Umbria per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari del territorio e per veicolare flussi turistici, anche legati alle eccellenze enogastronomiche.
In Umbria, a Gubbio, è stato presentato il progetto del Gal Alta Umbria ‘Locale è meglio!’, che punta a valorizzare le produzioni agroalimentari locali vere eccellenze del territorio, e allo stesso tempo a sensibilizzare imprese e cittadini sui temi della sicurezza alimentare e della lotta allo spreco.
La mission è anche quella di incentivare la creazione di sistemi di cibo territoriali per lo sviluppo economico dell’intera area, tramite una serie di azioni di promozione capillari e innovative, in linea con gli obiettivi strategici del Pnrr e dell’Agenda 2030.
Sono intervenuti i sindaci dei 15 comuni che fanno parte del Gal Alta Umbria, imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria.
All’incontro hanno partecipato tra gli altri anche il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci, l’assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria Roberto Morroni, il presidente della Cia Umbria Matteo Bartolini, il direttore del Gal Alta Umbria, Matteo Montanari ed il presidente Mirco Rinaldi.
“L’obiettivo del Gal – ha detto Mirco Rinaldi – è quello di far emergere queste produzioni locali che sono produzioni di qualità, ma sono anche la storia dei nostri territori e dei nostri comuni. L’obiettivo con questo progetto è, intanto di farli conoscere, quindi di far avvicinare i cittadini, anche con iniziative nelle scuole e poi vogliamo incentivare il turismo”.
“Un territorio come il nostro – ha sottolineato Rinaldi – visitato per le nostre bellezze paesaggistiche, per i nostri monumenti e per le nostre manifestazioni, penso che possa essere visitato anche per i nostri prodotti. È importante legare il prodotto al territorio dell’Alta Umbria e questo penso che sarà un’occasione per gli imprenditori, per far avvicinare anche i giovani agricoltori e far crescere queste eccellenze dei nostri territori”.
“Questo progetto – ha spiegato Mirco Rinaldi – si divide in due fasi. La prima è portare il tutto a conoscenza dei cittadini: abbiamo fatto il logo, il sito internet e ci sarà una campagna social importante. Verrà anche utilizzata la stampa tradizionale: giornali, tv e radio. La seconda parte del progetto, che inizierà a fine anno, sarà proprio provare a promuovere e commercializzare questi prodotti”.
Alle parole di Mirco Rinaldi, sono seguite quelle del direttore del Gal Alta Umbria, Matteo Montanari.
“È molto importante il progetto – ha evidenziato Matteo Montanari – perché vuole far conoscere nel territorio dell’Alta Umbria, prodotti agroalimentari che a volte neanche gli stessi residenti, conoscono a fondo. Basti pensare ai prodotti zootecnici, al tartufo, ma anche alle produzioni ortofrutticole. Abbiamo un’innumerevole quantità di prodotti che dobbiamo sfruttare e che dobbiamo far conoscere a chi risiede nel nostro territorio”.
“Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissati – ha aggiunto Matteo Montanari – è necessaria una grande compattezza, intendo una collaborazione tra tutti gli stakeholders, sia pubblici che privati. Partendo dai comuni per arrivare alle associazioni di categorie e soprattutto alle imprese”.
“Nel progetto – ha concluso Montanari – poi verranno coinvolte istituzioni scolastiche, ma l’importante è fare massa, lavorare insieme e fare sistema per raggiungere poi gli obiettivi che tutti noi auspichiamo”.
Il piano strategico prevede di educare sulle opportunità di ridurre gli scarti e migliorare la sicurezza alimentare, ma anche aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale delle azioni del singolo individuo e delle imprese, rafforzando l’identità locale e la coesione sociale, e dunque agevolare il cambiamento culturale, costruendo reti stabili e dialoganti tra imprese, scuole e cittadinanza, con l’obiettivo di favorire la crescita economica locale nel comparto agri-food.
Punti focali sono anche favorire la doppia transizione Green e Digital, stimolare l’inclusione di soggetti diversamente abili e arricchire le iniziative con elementi che diffondano i temi di parità di genere.