Umbria, il 21 settembre ad Assisi si Marcia per la Pace

Negli studi di Teleambiente di Perugia abbiamo intervistato il presidente della Fondazione Perugia-Assisi per la Cultura per la pace, Flavio Lotti organizzatore della Marcia della Pace. Il 21 settembre ad Assisi è in programma una mobilitazione straordinaria contro la follia bellicista, la corsa al riarmo, le stragi impunite, il cambiamento climatico, l’informazione a senso unico e la censura.

 

Il 21 settembre ad Assisi, in provincia di Perugia, è in programma una ‘straordinaria’ e ‘particolare’ Marcia della Pace e della Fratellanza.

Nella Giornata Internazionale della Pace promossa dall’Onu, istituita nel 1981, è stata organizzata una nuova marcia per difendere il valore primario della pace e ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta.

La Marcia di sabato 21 settembre anticipa ed è in preparazione della 27esima Marcia per la Pace Perugia – Assisi in programma nel 2025.

Era il 1961 quando Aldo Capitini organizzo la prima Marcia della Pace Perugia-Assisi, negli anni lo spirito del più grande evento pacifista, non è cambiato.

Negli studi di Teleambiente di Perugia è intervenuto Flavio Lotti, presidente della Fondazione Perugia-Assisi per la Cultura per la pace ed organizzatore dell’iniziativa.

“Prima di camminare ha sottolineato Lotti – è importante che ci si ritrovi a riflettere e a ragionare, ognuno di noi ha il suo punto di vista, però abbiamo bisogno di metterci insieme, di ricomporre un pensiero comune. A partire dalle 9/9:30 ci ritroveremo alla Domus Pacis a Santa Maria degli Angeli e lì ascolteremo tanti pensieri e tante persone, soprattutto molti giovani, che daranno vita ad un percorso di formazione”.

“Ci saranno ha detto Flavio Lottiprofessori universitari che annunceranno l’avvio del primo dottorato di studi per la pace, abbiamo invitato sindaci, parlamentari italiani ed europei, rappresentanti di tante organizzazioni nazionali, leader politici, perché abbiamo bisogno di una politica di pace. Come ripete tutti i giorni Papa Francesco: ‘abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi e ci allontani da questo grande pericolo’”.

Nel 2001 alla Marcia per la pace Perugia-Assisi parteciparono oltre 350mila persone, poi negli anni questa voglia di pace sembra essersi un po’ affievolita

“C’è un problema con la politica ha spiegato Lotti sempre a Teleambientee c’è un problema anche con tutti noi. Dobbiamo sentirci tutti un po’ corresponsabili. La politica ha la responsabilità più grande perché le nostre istituzioni, a tutti i livelli, ed anche tutti quanti noi abbiamo un po’ perso il valore della pace. Per questo motivo per la marcia del 21 settembre abbiamo scelto lo slogan: ’Prima di tutto la pace’. Con la guerra si perde tutto, mentre nonostante i problemi, con la pace, tutto è veramente possibile, la guerra azzera ogni diritto”.

“La mediaticità della guerra ha commentato ancora Flavio Lotti suscita impotenza e spesso anche rassegnazione. Di fronte a questi cataclismi, a questi grandi disastri, sembra non si possa fare niente, invece questo è falso. Come noi sappiamo fare la guerra, investendo tanto, così abbiamo il modo di fare la pace. La pace si fa parlandosi, con i negoziati, con il riconoscimento dell’altro. Ci vuole poco a litigare, ci vuole poco anche a rompere le relazioni, e come possiamo rimetterle insieme? Perdonandoci e iniziando a parlare. Per i nostri nonni l’obiettivo principale era eliminare la guerra. Noi oggi dobbiamo tornare a reimparare a fare la pace”.

L’edizione della Marcia per la Pace del 2001 è andata particolarmente bene, forse anche per la paura di un eventuale guerra mondiale dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre.

“Noi – ha ricordato Lotti ci muoviamo sull’onda della paura e dell’emozione. Oltre ad emozionarci, dobbiamo anche azionarci, dobbiamo metterci in movimento. La marcia di quest’anno prepara quella che faremo il 12 ottobre del 2025. Abbiamo voluto che partisse adesso, perché dobbiamo costruire una pace positiva. La pace positiva non è il contrario della guerra, ma è il riconoscimento pieno della dignità e dei diritti di ciascuno di noi”.

“Tutte le personeha aggiunto – hanno diritto di essere rispettate, così come l’ambiente, la terra, il mondo in cui viviamo, abbiamo bisogno di generare e costruire rispetto. Ogni volta che manchiamo di rispetto all’ambiente o a ciascuno di noi, noi facciamo un atto di non pace”.

“Nel 2025 – ha continuato Lotti vogliamo organizzare la marcia della pace più grande del mondo. Vogliamo che il 12 ottobre del 2025 noi possiamo insieme chiedere e fare pace. Quella marcia si chiamerà ‘Imagine all the people’. Nel corso di quest’anno porteremo la marcia Perugia-Assisi in giro per l’Italia”.

“Nel 2025 – ha evidenziato Flavio Lotti – abbiamo una serie di anniversari molto importanti, che ci aiutano a capire in quale punto della storia stiamo vivendo, capire cosa sta accadendo e cosa dobbiamo fare per assicurare un po’ di pace per il futuro.
Noi con le nostre azioni quotidiane possiamo fare pace in qualsiasi momento della giornata”.

“Il 21 settembre – ha concluso Lotti a Teleambientefacciamo la differenza ad Assisi (Pg), in Umbria. L’appuntamento è alle 15 di fronte la Basilica di Santa Maria degli Angeli e poi saliremo verso Assisi, alla Piazza del Comune, vogliamo consegnare ai sindaci la responsabilità di costruire una politica di pace. Dobbiamo pensare al noi e non solo all’Io, cominciando dal basso, dalle nostre città”.

Per tutte le informazioni c’è il sito www.perlapace.it e ci sono i social.