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Umbria, green economy accelera: oltre 7 mila imprese investono in sostenibilità

Umbria, green economy accelera, oltre 7 mila imprese investono in sostenibilità

Secondo il Rapporto Greenitaly, in Italia le aziende che negli ultimi cinque anni hanno investito in tecnologie e prodotti green, sono state 531mila. In Umbria sono state il 34,8% delle imprese.

 

Esiste oggi un’Italia che fa l’Italia, e un’Umbria che fa l’Umbria, pronte alla sfida della crisi climatica.

È infatti in corso un’accelerazione verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori.

È quanto emerge dal Rapporto Greenitaly, lo studio, oggi giunto alla tredicesima edizione, che pubblica ogni anno la Fondazione Symbola insieme ad Unioncamere.

Ci sono oltre 531mila aziende italiane che nel quinquennio 2017 – 2021 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green,con un aumento del 51% rispetto al periodo di rilevazione precedente (2014-2018).

Sul green, ha investito il 40,6% delle imprese nell’industria, valore che sale al 42,5% nella manifattura.

In Umbria

Le imprese umbre che hanno impiegato risorse sul green nel periodo considerato, sono state 7.721, pari al 34,8% del totale delle imprese della regione, con la provincia di Perugia più lanciata in tecnologie e prodotti green rispetto a quella di Terni.

Nel Perugino si tratta di 5.640 aziende il (35,8% del totale delle imprese della provincia), nel Ternano di 1.631 (31,8% del totale delle aziende della provincia).

Il dato dell’Umbria, benché sia di 2,8 punti inferiore alla media nazionale (le imprese che investono nel green sono il 34,8% del totale delle aziende della regione, contro il 37,6% della media nazionale), è buono.

Nell’analisi va comunque tenuto conto delle caratteristiche del sistema imprenditoriale umbro, molto parcellizzato e ancora indietro su altri parametri, a cominciare da quello dell’innovazione digitale (anche se dagli ultimi dati è evidente l’accelerazione rispetto al passato e il recupero delle posizioni).

Il commento del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni: “Il nuovo Rapporto Greenitaly evidenzia un’importante accelerazione sul fronte delle aziende che investono in sostenibilità”.

“In tale quadro ha continuatoemerge una forte accelerazione anche in Umbria.
Il segnale è molto chiaro: si può guardare con più fiducia al futuro quando si fa innovazione con la qualità, con la bellezza”.

“Il nostro Paeseha proseguito Mencaroni – e anche l’Umbria, su questi aspetti hanno tanti primati, spesso poco conosciuti. Nell’economia circolare, per esempio, l’Italia è il Paese più virtuoso in Europa. E le aziende che investono in tecnologie e prodotti green fatturano e assumono di più rispetto alle altre, facendo leva sulle comunità, i territori, promuovendo la coesione”.

“Un impegno eccellente quello che stanno mettendo in mostra le imprese italiane e umbre ha concluso tanto più se si tiene conto che spesso la burocrazia inutile ostacola il cambiamento necessario, ma possiamo farcela se mobilitiamo le migliori energie del Paese e della nostra regione senza lasciare indietro nessuno”.

Le ragioni che spingono la scelta green

Guardando alle performance economiche hanno rilevato Symbola e Unioncamere:

“Le imprese ecoinvestitrici sono più dinamiche sui mercati esteri rispetto a quelle che non investono e, percentualmente, aumentano di più il fatturato (49% contro 39%) e le assunzioni (23% contro 16%)”.

“Questi numerihanno sottolineato  – dicono che c’è un’Italia che fa della transizione verde, un’opportunità per rafforzare l’economia e la società e coinvolge già oggi 2 imprese manifatturiere su 5. Accelerare sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica per sostituire i combustibili fossili, oltre a contrastare la crisi climatica, ci rende più liberi e aiuta la pace”.

Gli occupati che svolgono una professione di green job a quota 3,096 milioni in Italia, in Umbria sono 48.300

Nel 2021 l’occupazione green, ha affermato il Rapporto Greenitaly: “Non è stata in grado di differenziare il proprio andamento rispetto alla dinamica occupazionale generale, interrompendo il trend di crescita riscontrato negli ultimi anni”.

I contratti relativi ai green jobs con attivazione 2021hanno ricordatorappresentano il 34,5% dei nuovi contratti effettuati nell’anno.
A fine 2021 gli occupati che svolgevano una professione di green job erano pari a 3,096 milioni, di cui 1,018 milioni nel Nord-Ovest (32,9% del totale green nazionale), 741mila 200 nel Nord-Est (23,9%), 687900 nel Mezzogiorno (22,2%) e 648800 Centro (21%).  In Umbria ammontano a 48300″.

Le dichiarazione del Presidente di Symbola, Ermete Realacci:  “Se guardiamo il Paese con un occhio meno pigro e più empatico, con più simpatia è possibile scoprire che, oltre il debito pubblico, le diseguaglianze, l’eccesso di burocrazia, l’illegalità, ci sono anche molti punti di forza che non sappiamo leggere”.

“L’Italia, ad esempioha ricordato Realacci è capace di grandi primati nel faticoso percorso che la porta alla transizione ecologica: quelli relativi all’economia circolare, per esempio, in cui siamo leader.

Siamo il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, pari all’83,4%, trenta punti percentuali in più rispetto alla media europea e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi industrializzati. Risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO, equivalenti”.

“Nel biennio 2020-2021, inoltreha conclusoin Italia il 36% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti rinnovabili con una produzione di circa 113,8 TWh”.