Umbria, Gecko Fest 2024: cultura, arte ed approfondimenti a tema ‘acqua’

Un festival dedicato all’ambiente, ai grandi cambiamenti, alla resilienza e alla rinascita derivante dai grandi scossoni della vita. In Umbria è andato in scena il Gecko Fest. Interviste con il direttore artistico Andrea Soldani, con il prof. Marco Merola e con il direttore generale di ANBI Massimo Gargano.

 

In Umbria, a Spina di Marsciano (Pg), e non solo, si è svolta la sesta edizione del Gecko Fest, il Festival dei Grandi Cambiamenti.

Un evento, a tema ambientale, della durata di più giorni, che ha visto la partecipazione di importanti ospiti provenienti dal mondo scientifico, economico, dei gestori dei servizi, ma anche artistico e culturale.

Umbria, Gecko Fest 2024 cultura, arte ed approfondimenti a tema ‘acqua’ , foto portafortuna

Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto il direttore artistico del Gecko Fest, Andrea Soldani.

“In realtà ha detto Andrea Soldanisono coinvolti più borghi, il Gecko Fest nasce a Spina, nel borgo Castello, qui siamo a Sant’Apollinare, che è un’altra frazione del comune di Marsciano. L’idea è nata a Spina perché lì c’è stato un terremoto una decina di anni fa, il borgo Castello è stato ristrutturato e ci è stato riconsegnato nel 2020”.

“Dall’anno prima – ha raccontato Soldaniabbiamo pensato di organizzare un piccolo festival che potesse parlare esattamente di queste tematiche, delle scosse, anche molto forti della vita, che possono essere fisiche come un terremoto, ma anche emotive, di cuore, qualsiasi tipo di scossa. Se non ti lasci sopraffare, ma riesci a reagire, riesci a ricostruire un’ identità nuova e magari qualcosa di ancora più importante di quello che c’era prima”.

“L’idea – ha spiegato Soldaniè venuta da questo, ed è questo che ci ha fatto ragionare sul geco, perché il geco è un animaletto resiliente, che resiste, che sta attaccato sui muri, che magari cambia colore per adattarsi all’ambiente in cui vive, ma non lo lascia, non lo abbandona, anzi ricostruisce e costruisce nuova vita”.

“Siamo alla sesta edizione del festival – ha ricordato Andrea Soldani ed ogni anno scegliamo un tema che attraversiamo verticalmente ed orizzontalmente, quest’anno il tema è stato l’acqua e l’abbiamo declinato da un punto di vista scientifico. Sapete perfettamente che la carenza idrica e la meteorologia incerta, ci impone una riflessione su come gestire questa risorsa preziosissima”.

“Lo abbiamo declinato in vario modo ha spiegato infatti l’abbiamo chiamato ‘Rabdomanzia’, come conservare l’acqua che abbiamo ma anche come andarne ad intercettare di nuova, come andare alla ricerca delle fonti.
Le fonti possono essere fisiche appunto come l’acqua, ma usandolo come metafora possono essere anche le fonti creative per un artista, per un musicista l’intreccio delle note che compongono una melodia, per uno scrittore, un romanzo meraviglioso, una poesia”.

“In generale – ha continuato Soldaniper tutti noi anche nella nostra vita quotidiana: come affrontiamo il quotidiano, come accettiamo i grandi cambiamenti e come andiamo a cercare, come dei rabdomanti la vena che ci consente di affrontare con creatività quello che ogni giorno dobbiamo attraversare”.

“Questoha aggiunto Andrea Soldani è un festival multidisciplinare perché abbraccia diverse discipline: la scienza da una parte, i talk dall’altra, il cinema, il teatro, la musica. Il Gecko Fest declina le tematiche in tutte queste arti complesse”.

Tra le iniziative del festival, anche un convegno intitolato ‘Rabdomanzia 3.0, L’acqua che c’è. L’acqua che verrà’, dedicato proprio a questo elemento imprescindibile.

L’incontro si è svolto alla Rocca Benedettina di Sant’Apollinare, sempre nel comune di Marsciano.

Umbria, Gecko Fest 2024 cultura, arte ed approfondimenti a tema ‘acqua’, foto pubblico

Il coordinatore scientifico dell’iniziativa è stato Marco Merola, docente al Politecnico di Torino e all’Università di Siena, consulente ministeriale sui temi del cambiamento climatico nonché giornalista e divulgatore scientifico che dalla fine degli anni ’90 si occupa di scienza, tecnologia e di grandi temi di interesse pubblico.

Le dichiarazioni del Prof. Marco Merola a Teleambiente: “L’acqua è un tema di capitale importanza, lo è perché acqua significa vita, significa approvvigionamento idrico di tutte le popolazioni del pianeta”.

“È evidente – ha affermato Marco Merola che uno degli scenari più drammatici legati alla crisi climatica parla di siccità, di carenza idrica e di scarsità di risorse, non più soltanto nei cosiddetti paesi del terzo mondo o in aree del pianeta, pensiamo all’Africa, a parte del Sud America e a parte dell’ Asia, che congiunturalmente hanno sempre avuto questo problema”.

“La carenza idrica – ha evidenziato ancora Merolaè un concetto che è arrivato pesantemente anche in Europa, il primo paese qualche mese fa a lanciare l’allarme è stata la Spagna con la Catalona, dove da tre anni non fa una pioggia di decente portata.
Adesso questo problema ce l’abbiamo anche in Italia, per ora con due regioni, Sicilia prima e Sardegna poi, che hanno richiesto l’emergenza nazionale ed ora si sta estendendo anche in altre regioni”.

“Fare un evento del genere, dedicato all’acqua, nel Gecko Fest 2024 – ha sottolineato il prof. Merola – ha significato stare innanzitutto nella grande attualità scientifica, ma anche sociale. Sono stati riuniti allo stesso tavolo tanti esperti che provengono da mondi importanti, come quello della ricerca scientifica, dell’università, della diplomazia internazionale, giornalisti, comunicatori e start up che lavorano proprio, da una parte per far risparmiare acqua in alcuni settori che ne fanno grande richiesta, come l’agricoltura e per altre parti, per cercare l’acqua che ancora non si trova, ed ecco perché parliamo immaginificamente di rabdomanzia, ricordando gli sciamani”.

“Si è capitoha ribadito Marco Merola che anche a livello di politica internazionale bisogna fare ancora tanto, c’è grande frammentazione delle agenzie internazionali. Per esempio la FAO si occupa dei temi agricoli e dell’alimentazione, altre agenzie di altre cose, ma l’acqua non ha un’agenzia specificatamente dedicata a quello”.

“Quindi – ha concluso Merolale Nazioni Unite hanno preso su di loro il compito gravoso di fare da cinghia di collegamento e strumento di coordinamento di tutte le agenzie che si muovono invece in altri ambiti”.

Tra gli interventi anche quello del Direttore Generale di Anbi, Massimo Gargano.

Nel corso del convegno è emersa l’importanza della gestione dei bacini idrici, da questo punto di vista, l’Umbria è un fiore all’occhiello a livello nazionale.

“In Umbria – ha affermato Massimo Garganonegli ultimi 8 mesi abbiamo inaugurato due piccoli invasi in grado di raccogliere l’acqua quando c’è per distribuirla quando manca. Un bell’esempio di quella infrastrutturazione leggera di cui questo paese ha estremo bisogno”.

“Io credo – ha proseguito Gargano sempre a Teleambiente – che non si possa dire che il paese non abbia fatto, perché ha fatto tutta una serie di cose, sono stati fatti investimenti importanti, ma non sono sufficienti. Dobbiamo fare di più e dobbiamo farlo più in fretta: lo chiede l’economia, lo chiede l’occupazione, lo chiede il nostro modello di sviluppo”.

“La cultura dell’emergenza ha concluso Gargano – purtroppo in questo paese, è dominante su quella della prevenzione. Questo convegno ci aiuta a costruire una cultura ed una sensibilità diffusa rispetto al tema della crisi idrica e rispetto al tema dello strutturarsi della crisi climatica, dove tutti dobbiamo fare la nostra parte”.