Dallo studio della Camera di Commercio dell’Umbria emerge che solo il 17,4% dei Ceo e il 25,4% dei manager, è donna. Nonostante i passi in avanti, c’è ancora una forte disparità di genere
Come una goccia cinese, lenta, ma costante, l’imprenditoria femminile scava.
Le donne che guidano un’azienda si fanno sempre più spazio nel panorama imprenditoriale regionale umbro.
Dal 2014 al 2023 la presenza di donne nelle compagini societarie ha registrato un incremento costante (+1,2%)
Però disparità di genere nei ruoli apicali è ancora forte, infatti solo il 17,4% dei Ceo e il 25,4% dei manager è donna e le performance economiche delle aziende a guida femminile sono molto al di sotto di quella a guida maschile.
Lo scenario è emerso nel corso del convegno che si è svolto a Terni, intitolato ‘Impresa, singolare femminile. Caratteristiche e fabbisogni dell’imprenditoria femminile dalla voce delle protagoniste’.
Una sala gremita di Istituzioni tra cui l’assessore al commercio del comune di Terni Stefania Renzi, l’eurodeputata Francesca Peppucci e l’amministratrice delegata di Sviluppumbria, Michela Sciurpa.
L’evento fa parte del ‘Giro d’Italia delle donne che fanno impresa’, la manifestazione itinerante organizzata da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e i Comitati per l’imprenditoria femminile, per stimolare occasioni di conoscenza e approfondimento delle dinamiche di genere.
Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, ha aperto i lavori sottolineando come il tema della disparità e dei ruoli di comando in azienda “sia anche un problema culturale che ha a che fare, ad esempio, con una organizzazione familiare che nel nostro Paese è ancora troppo sbilanciata sulle donne”.
A seguire, la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, Dalia Sciamannini ha ricordato “come sia ancora centrale per le imprese femminili il tema della qualificazione e della formazione continua”.
Il quadro della presenza femminile al vertice delle società umbre è stato fatto da
Giuliana Piandoro, Conservatore Registro Imprese Camera di Commercio dell’Umbria, ai microfoni di Teleambiente
“L’imprenditoria femminile in Umbria – ha detto Giuliana Piandoro – pesa circa il 25%, nella provincia di Terni, ancora di più, infatti arriviamo al 27%. Però le imprese femminili sono concentrate in settori un po’ particolari, quelli in cui la cura della persona è maggiore: nella ristorazione, negli alloggi, nei servizi alla persona”.
“Le imprese femminili – ha aggiunto – sono di piccole dimensioni, quindi non sono ancora strutturate e non sono ancora pronte, ad affrontare i mercati più ampi, addirittura internazionali”.
“L’Umbria da questo punto di vista – ha concluso Piandoro – ha una dinamica molto simile alle regioni del centro/sud”.
Il vice segretario generale di Unioncamere nazionale, Tiziana Pompei ha invece fatto il punto della situazione a livello nazionale.
“Le imprese femminili in Italia – ha ricordato Tiziana Pompei sempre a Teleambiente – sono un milione e 300mila, sono il 22,2% del totale, una situazione che ancora si può migliorare”.
“Il dato che preoccupa rispetto al passato – ha sottolineato Pompei – è una flessione delle imprese femminili, nel 2023, rispetto al 2022. Questa è una cosa insolita, perché le imprese femminili negli ultimi anni sono andate sempre crescendo, rispetto alle altre imprese”.
“C’è una flessione inferiore rispetto a quelle maschili – ha spiegato – ma è comunque una flessione. Questo è il frutto delle crisi, da covid e della crisi economica generale, che ha colpito tutto il sistema imprenditoriale”.
“Le imprese femminili continuano a soffrire delle loro fragilità – ha commentato ancora Tiziana Pompei – della loro dipendenza anche dal ciclo economico, dell’assenza di politiche di conciliazione di vita e di lavoro. C’è molto da fare ed il sistema delle Camere di Commercio ha sempre lavorato in questa direzione”.
“Le Camere di Commercio ed i comitati per l’imprenditoria femminile – ha ribadito infine il vice segretario generale di Unioncamere nazionale – hanno sempre sostenuto e supportato il fare impresa al femminile, investendo molti anni fa su questi temi, e continueranno a farlo”.
La seconda parte dell’iniziativa è stata incentrata sul tema ‘Oltre il soffitto di cristallo. Imparare dalle storie di successo’ con le testimonianze di donne Presidenti di Camere di commercio italiane.
A Terni la testimonianza di Antonella Ballone, Presidente Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, Loretta Credaro, Presidente Camera di Commercio di Sondrio e Dalila Mazzi, Presidente Camera di Commercio di Pistoia – Prato, in collegamento da remoto.
Sono le tre donne (su quattro in totale) Presidenti di Camere di Commercio in Italia su un panorama nazionale che conta 65 Camere di Commercio.
Nello speciale di Teleambiente, le interviste integrali a Giuliana Piandoro e Tiziana Pompei.