Umbria, è partito da Orvieto ‘Strade Maestre’, il primo progetto di scuola in cammino

8 ragazzi delle scuole superiori attraversano 12 regione italiane in circa 240 giorni, per un progetto educativo che li mette a confronto con un nuovo modo di fare lezione, una nuova scuola itinerante, una scuola in cammino: questo, ma anche molto altro, è ‘Strade Maestre’

È partito dall’Umbria, da Orvieto, in provincia di Terni, il primo anno scolastico in cammino, ‘Strade maestre’, un progetto educativo che porta dei ragazze e delle ragazzi delle scuole superiori e alcune guide-insegnanti a svolgere un programma di studio itinerante, viaggiando zaino in spalla per circa nove mesi, da settembre 2024 a giugno 2025.

Il percorso si snoda attraverso 12 regioni italiane: Umbria, Lazio, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il gruppo è formato da otto giovani tra 17 e 18 anni, provenienti da diverse parti d’Italia, una di loro viene anche dall’Australia, e da quattro guide-insegnanti Roberta Cortella, Marco Saverio Loperfido, Marcello Paolocci e Roberto Tigani.

Umbria, è partito da Orvieto ‘Strade Maestre’, il primo progetto di scuola in cammino, foto presentazione Orvieto

Ad Orvieto, il giorno della partenza, presso il Palazzo del Capitano del Popolo, si è svolta una presentazione del progetto introdotta dal presidente dell’Associazione italiana via Romea Germanica, Mirko Pacioni, a cui sono intervenuti i promotori di Strade Maestre e fondatori della cooperativa CamminaMenti, Roberta Cortella, Niccolò Gori Sassoli, Marco Saverio Loperfido, Marcello Paolocci ed Emilio Ruffolo, il rappresentante del Cai-Club alpino italiano, Filippo Di Donato, il presidente dell’Aigae-Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, Guglielmo Ruggiero e i giovani in partenza.

Ai microfoni di Teleambiente, il progetto è stato illustrato da Marco Saverio Loperfido, guida-insegnante di questa prima edizione di Strade Maestre.
Marco Saverio è tra gli ideatori dell’iniziativa e tra i fondatori della cooperativa CamminaMenti

“Gli obiettivi principali ha riferito Marco Saverio Loperfidosono quelli di sperimentare uno scuola che si muova lentamente sul territorio italiano prendendo spunto dal fatto che l’Italia, non solo è un museo a cielo aperto, ma è anche un libro di testo a cielo aperto. Quindi è una didattica che prende spunto dal territorio, camminare come attività formativa per i ragazzi, esplorare, siamo dei pionieri in questo, vediamo dove ci porterà. Spostiamo l’orizzonte del possibile della scuola italiana”.

Accanto alla scuola esperienziale ci sarà anche un percorso didattico ‘normale’

“Noi – ha spiegato Loperfido sempre a Teleambiente – siamo orientati dai programmi scolastici dei ragazzi che dovranno sostenere un esame a fine anno per rientrare nel classico e normale percorso educativo, se lo vorranno, oppure potranno continuare con l’istruzione parentale che è la modalità della quale ci avvaliamo per fare ‘Strade Maestre’”.

Composizione del gruppo

“Gli 8 ragazzi – ha aggiunto – vengono da scuole differenti, sono stati selezionati in base alla motivazione e alla voglia di partire e di sperimentarsi.
Tre accompagnatori li seguiranno per tutti gli otto mesi e poi ci saranno altre guide, una o due, che potranno venire ad affiancarsi, quindi il gruppo si modulerà”.

Cose da temere

“Possiamo temere tante coseha sottolineato Marco Saverio Loperfido – quello che temiamo è l’imprevedibilità delle cose da temere. Possono accadere cose che non sappiamo, ma abbiamo fiducia nel gruppo, nel cammino come luogo privilegiato per la risoluzione di tanti problemi. Abbiamo paura degli abbandoni dei ragazzi, ma tutto ciò che accadrà lo prendiamo. Quello che arriva è quello che la strada ti fa incontrare.

Per affrontare il percorso non c’è stata una preparazione né psicologica, né fisica, noi crediamo che questa lunga temporalità che ci siamo dati, 8 mesi, possano servire ad introdurli alla socialità tra loro, ad introdurli piano piano alle ‘fatiche’ del cammino, al principio dell’adattamento che muove il camminatore. Ci dobbiamo adattare alle situazioni più disparate. Tutto ciò va vissuto piano piano. Sono fiducioso sullo spirito di adattamento dei ragazzi”.

Crowdfunding per sostenere il progetto

“Andate su ‘produzioni dal basso’ ha continuato Loperfido – e cercate ‘Strade Maestre’ li c’è una raccolta fondi che ci serve per strutturare anche gli anni successivi. Noi non vogliamo che questa sia un’esperienza sporadica, ma vogliamo sia una possibilità in più del panorama educativo italiano. Ci crediamo molto”.

“Il nostro è un progetto trasversaleha conclusola politica non c’entra, se non nel senso più ampio della parola ‘politica’, quella che ci investe tutti in quanto persone e cittadini per un futuro migliore”.

La mission di questo audace percorso è stata ribadita anche da Niccolò Gori Sassoli, giornalista, tra i fondatori di ‘Strade Maestre’.

“Tra gli obiettivi di questo progettoha rimarcato Gori Sassoli a Teleambientec’è quello di dare vita ad una comunità di educatori, che sono guide ed insegnanti.
Il percorso mette insieme persone che vengono da esperienze nella scuola pubblica, da agenzie educative, dallo scoutismo e dai lunghi cammini, che favoriscano e aiutino anche la scuola italiana ad aprirsi, ad aprire le porte ad un sapere che non è monodirezionale, che è plurale, multidisciplinare. Dal punto di vista dell’apprendimento, oltre al fatto di camminare per un anno e quindi imparare ad arrangiarsi in maniera molto essenziale, c’è questa capacità di avere una visione ampia della conoscenza, conoscendo bene anche se stessi per capire dove si vuole andare da grandi”.

“Noi – ha detto Niccolò Gori Sassoliabbiamo iniziato a progettare questo cammino tre anni fa. Siamo partiti da Orvieto (Tr), perché alcune delle guide che partono sono di questo territorio e lo conoscono bene, quindi per avere una rete, ma anche una conoscenza approfondita del territorio dove saremo. I primi due mesi saremo tra Lazio ed Umbria, poi andremo in nave a Palermo, e saremo in Sicilia durante il mese di novembre e dicembre, dopo i ragazzi si ritroveranno in Calabria e risaliranno piano piano tutta l’Italia fino ad arrivare a Trieste a giugno, alternando periodi di cammino e periodi residenziali e qualche volta prendendo mezzi pubblici”.

Abbiamo intervistato Anna, una delle studentesse in cammino, viene da Spilimbergo, in provincia di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia e frequenta l’ultimo anno del Liceo delle Scienze Umano e dovrà affrontare la maturità.

“Sono pronta, mi sto già rendendo conto di aver dimenticato metà delle mie cose a casa ha confidato Anna, a Teleambientema per fortuna ho facilmente contatti con la mia famiglia. Sono pronta però ancora non ho veramente realizzato quello che andrò a fare, è una cosa troppo grande da realizzare subito, piano piano, come un libro da scrivere, ogni pagina scritta, si realizza quello che si è fatto”.

“Il cammino dà tantissimo – ha proseguito Annaio ho già fatto un’esperienza di sei giorni con una delle insegnanti che ci accompagna e da soli 6 giorni di cammino, ho sentito il cambiamento, ho sentito che potevo dare sicuramente di più per la mia regione, potevo rendermi utile. Sono cresciuta sia per quanto riguarda la mia autonomia, sia come persona. Oltre agli imprevisti che possono succedere durante il viaggio, sicuramente studiamo, studiamo la nostra storia, le materie scolastiche e facciamo tantissime esperienze. Io so il 10%di quello che faremo, quindi non vedo l’ora di scoprire tutte le nuove avventure che ci aspetteranno. Sono contentissima di poter partecipare, perché non tutti hanno l’opportunità di vivere questa esperienza”.

Anna alla fine del percorso dovrà sostenere l’esame di maturità

“Io – ha ribadito Annamantengo il contatto con i miei insegnanti a scuola. Ho già parlato con la mia coordinatrice e per fortuna, sia lei, che i miei insegnanti sono contenti che io parta e mi daranno un appoggio”.

“Ho già condiviso il mio programma di studio con gli insegnanti del cammino, seguiremo quello, sarò in contatto con la classe e andrò di pari passo con i miei compagni e quando ritornerò in Friuli ha affermato in conclusione Annaprima dell’esame di stato, dovrò affrontare anche un esame di ammissione alla scuola statale, quindi per me è una doppia sfida”.

Il primo anno sulle Strade Maestre si svolge nell’arco di circa 240 giorni, con due pause per le vacanze di Natale e di Pasqua.