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Umbria, cresce del 25,6% l’export agroalimentare regionale

Umbria, cresce del 25,6% l’export agroalimentare regionale

Nei primi sei mesi del 2024 il commercio con l’ estero dell’agrolimentare umbro, rispetto alle stesso segmento di tempo del 2023, è cresciuto di oltre il 25%. Il punto di Coldiretti Umbria

Le esportazioni dell’agroalimentare umbro, nei primi sei mesi del 2004 crescono e fanno registrare un balzo del 25,6%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Umbria sulla base dei dati sul commercio estero dell’Istat.

“Complessivamenteha evidenziato Coldirettisono stati esportati all’estero beni agricoli e alimentari per un totale di 560,7 milioni di euro nel corso del primo semestre dell’anno, contro i 446,4, del 2023, con l’import passato invece da 558,9 milioni di euro del primo semestre 2023 a 719 milioni di euro dei primi sei mesi del 2024”.

Il commento del Presidente Coldiretti Umbria, Albano Agabiti

“Numeri e produzioniha detto Agabiti – raggiunti nonostante le crescenti tensioni internazionali e gli alti costi di gestione per le imprese, e che vanno sempre più difesi e incrementati con un sistema di regole condiviso dalla concorrenza sleale e dalle contraffazioni, a partire dagli accordi commerciali stipulati dall’Unione Europea dove serve l’applicazione del principio di reciprocità”.

“Ma – ha sottolineato Albano Agabitiè importante anche colmare i ritardi infrastrutturali di tutto il nostro Paese che costano all’agroalimentare nazionale circa 9 miliardi di euro di mancate esportazioni, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga”.

“Gli strumenti più importanti per competere ha continuato Agabitirestano il territorio, la qualità e la distintività, accompagnati da politiche sempre più mirate e da strategie aziendali che tengano conto anche dell’evoluzione dei mercati”.

Alle dichiarazioni di Albano Agabiti sono seguite quelle del Direttore regionale Coldiretti, Mario Rossi.

“I risultati positivi delle esportazioni agroalimentari però ha riferito Mario Rossi non si sono ancora adeguatamente ‘trasferiti’ alle imprese agricole, con distorsioni che permangono nel passaggio degli alimenti lungo la filiera dal campo alla tavola”.

“Il nostro impegno – ha continuato Mario Rossi – mira tra l’altro proprio a migliorare e potenziare i rapporti di filiera che valorizzano il cibo italiano, tutelando i redditi degli imprenditori agricoli, alle prese non solo con l’aumento dei costi di gestione ma anche con un clima che influisce sempre più negativamente sulle loro attività”.

“E per rafforzare le nostre eccellenze sui mercatiha proseguito ancora Mario Rossiè prioritario anche estendere l’etichetta di origine su tutti i prodotti alimentari venduti in Europa per garantire la tracciabilità”.

“Per questa ragioneha concluso Rossiprosegue la raccolta firme presso gli uffici zona Coldiretti e nei mercati di Campagna Amica, riguardo alla nostra petizione europea di iniziativa popolare per la trasparenza sul cibo”.