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Umbria, aumentano vertiginosamente furti e reati ambientali

Umbria, aumentano vertiginosamente furti e reati ambientali

Alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, in Umbria, il quadro della situazione relativa ai reati, è stato descritto dal procuratore generale Sergio Sottani: impennata dei reati contro la libertà e l’ambiente e aumentano anche i reati informatici.

In Umbria tra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024, i reati contro la libertà individuale sono aumentati del 510%. Nello stesso periodo c’è stata anche un’impennata dei reati informatici, che hanno fatto segnare più 397%, di quelli contro l‘ambiente con più 1.051% e degli omicidi tentati del 100%.

Umbria, aumentano vertiginosamente furti e reati ambientali, foto procuratore generale Sergio Sottani

Il quadro è stato fornito a Perugia, dal procuratore generale Sergio Sottani alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Grazie ai dati delle procure del distretto – ha spiegato Sottani – è stato possibile analizzare dettagliatamente le tendenze criminali”.

Il procuratore generale ha rilevato un “lieve incremento” dei reati contro la pubblica amministrazione, di maltrattamenti in famiglia e dello stalking, mentre si sono ridotti i reati fallimentari, le frodi comunitarie e i falsi in bilancio.

L’attenzione degli Uffici giudiziari umbri si è focalizzata in particolare sui reati da “codice rosso” e ha richiesto un “notevole impegno organizzativo” nella gestione, “adottando misure concrete per tutelare le vittime e migliorare l’efficienza delle attività giudiziaria”, oltre ai reati legati al traffico di sostanze stupefacenti e ai furti in abitazione.

Nel bilancio tracciato dal procuratore generale Sottani è stato inoltre lanciato l’allarme sulla criminalità minorile: “che richiede interventi socioeducativi oltre alla repressione penale”.

Riguardo alla criminalità organizzata, è stato rilevato come sia presente nel territorio di Perugia principalmente attraverso attività di riciclaggio gestite da cosche esterne.

Nel territorio di Terni, il punto della situazione, nei giorni scorsi era stato fatto dal comandante provinciale dei carabinieri, Colonnello Antonio De Rosa. Relativamente alle infiltrazioni della criminalità organizzata aveva dichiarato: “Al momento non abbiamo fenomenologie conclamate, ma è sempre molto alta l’attenzione per il monitoraggio di certi fenomeni. Al riguardo sottolineo che con il recente insediamento del prefetto è stato dato un impulso ulteriore al gruppo interforze antimafia ed ai controlli che stiamo effettuando sia in sede di cantieri, che di varie attività, proprio per prevenire che un territorio come quello umbro possa essere intaccato da questa fenomenologia”.

“Sebbene non vi sia un radicamento evidente, l‘Umbria – ha sottolineato il procuratore generale Sottani può essere considerata un’area di proiezione per le organizzazioni mafiose”.

“L’infiltrazione mafiosa – ha concluso Sergio Sottani – assume caratteristiche diverse rispetto alle aree di matrice storica, e l’Umbria deve concentrarsi sull’analisi del fenomeno criminale, soprattutto riguardo all’uso di criptovalute per operazioni di riciclaggio finanziario e all’emissione di interdittive prefettizie antimafia”.