In Umbria, Confagricoltura ed Inail insieme per la sicurezza sul lavoro in agricoltura, uno dei settori a maggior rischio infortunistico: gli ultimi dati, relativi al 2023, evidenziano un fenomeno in crescita. Formazione e informazione sul corretto uso di macchine e attrezzature
A Perugia è stato presentato l’avvio della collaborazione regionale tra Confagricoltura ed Inail atto a promuovere salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura.
L’agricoltura rappresenta storicamente uno dei settori trainanti dell’economia regionale, ma purtroppo uno di quelli a maggior rischio infortunistico sul lavoro.
Nel quinquennio 2018-2022, a livello regionale, si sono verificati, complessivamente quasi 4.000 infortuni sul lavoro di cui 11 mortali e ben 1.227 malattie professionali, ed andando ad analizzare i dati del 2023 possiamo constatare come il fenomeno sia in preoccupante crescita.
Partendo da questo, attraverso il progetto ‘Agri.Safe’, Inail e Confagricoltura hanno siglato un accordo regionale per migliorare i livelli di sicurezza nel lavoro del settore.
L’evoluzione della tecnologia ha indubbiamente contribuito all’attenuazione dei rischi lavorativi, ma considerata la gravità degli infortuni, è bene che l’attenzione resti sempre molto alta.
La collaborazione ha visto l’avvio della fase operativa che prevede nel corso del 2024 la realizzazione dei seguenti interventi a carattere prevenzionale:
-individuazione dei nuovi rischi lavorativi legati all’utilizzo di macchine ed attrezzature 4.0.;
-valutazione, gestione del rischio da lavoro insito nell’utilizzo di macchine digitalizzate e attrezzature con finalità 4.0.;
-sviluppo e rilascio di istruzioni operative e modelli di pratica efficaci, per il corretto uso di macchine/attrezzi in agricoltura 4.0, fruibili in modo diretto, veloce, innovativo, sicuro, tramite i più diffusi moderni device.
L’iniziativa si inserisce inoltre nell’ambito delle azioni per la prevenzione del fenomeno di stress lavoro-correlato e dei rischi psico-sociali, secondo la strategia ‘One Health’, legato alla salute globale dei lavoratori, rivolgendo particolare attenzione alle categorie di lavoratori più deboli.
Il punto di vista del direttore regionale Inail Umbria, Alessandra Ligi: “Il settore agricoltura, caratterizzato da fenomeni infortunistici e da denunce di malattie professionali di rilievo, è stato attenzionato da Inail sia con la progettualità regionale odierna che con interventi a carattere nazionale volti al finanziamento dei miglioramenti dei livelli di sicurezza aziendale”
“Ne è un esempio – ha continuato – il Bando ISI 2023, che prevede a livello regionale finanziamenti per un valore di circa 1,5 milioni di euro, rivolti anche alle aziende di giovani imprenditori agricoli, affinché la sicurezza diventi un fattore determinante nello sviluppo delle attività, di pari passo con la crescita dei livelli di sicurezza dei lavoratori”.
Alle dichiarazioni di Alessandra Ligi, sono seguite quelle del presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi: “L’utilizzo di macchinari e attrezzature in agricoltura 4.0 è vero che migliorano i livelli di sicurezza nel lavoro, ma è necessario tenere presente che i dipendenti sono per la maggioranza stranieri”.
“É importante quindi la formazione – ha ricordato Rossi – considerando che molti lavoratori, oltre a non avere coscienza della normativa sulla sicurezza necessitano anche di formazione linguistica” .
“Al fine di mettere a regime gli adempimenti relativi alla formazione sulla sicurezza – ha concluso – abbiamo così realizzato un’ App che potrà essere utilizzata dai datori di lavoro per monitorare i dipendenti della propria azienda”.