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BREXIT, JUNCKER E MAY, ACCORDO NELLA NOTTE

FILE PHOTO: British Prime Minister Theresa May (L) is welcomed by European Commission President Jean-Claude Juncker at the EC headquarters in Brussels, Belgium October 21, 2016. REUTERS/Yves Herman/File Photo

Roma. Accordo fatto sulla Brexit. Una trattativa quasi affannosa, che si è svolta per tutta la notte a Bruxelles e che alla fine ha portato all’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dalla Ue. “E’ stato un accordo difficile – ha annunciato Jean Claude Juncker, questa mattina alle 7, emergendo dalla faticosa trattativa notturna, ma ora abbiamo un primo dato di fatto. Sono soddisfatto dell’accordo che ritengo equo e che abbiamo raggiunto con la Gran Bretagna” ha concluso Juncker.

Secco il commento della May” Non è stato facile”.

Il premier britannico era decollato nella notte da Londra, quando ormai era chiaro che si trattava di risolvere gli ultimi e più complicati dettagli, e dare così la svolta finale alla lunga trattativa.

Alla fine della trattativa è stato firmato un documento finale di 15 pagine che dovrà essere approvato, ma si tratta di una formalità, dai 27 paesi europei, nel summit previsto per la prossima settimana.

Che l’accordo fosse ormai ad un passo lo si era capito già nella primissima mattinata quando il capo di gabinetto di Juncker aveva postato un tweet con un comignolo con una fumata bianca, di quelli cioè che annunciano sulla piazza San Pietro gremita di folla, l’elezione del nuovo papa.

Il “Financial Time”, nell’edizione straordinaria, ha definito l’accordo “storico”, tenendo presente le forti pressioni che il partito conservatore ha esercitato sulla premier Theresa May, chiamata a sottoscrivere un accordo che prevede un esborso intorno ai 50 miliardi di euro e di garantire diritti speciali ai quasi 4 milioni di europei che vivono in Gran Bretagna.

Ma soprattutto è stato definito lo status dell’Irlanda del Nord, scoglio sul quale ha più volte rischiato di infrangersi la trattativa. L’Ulster godrà di uno statuto speciale che è stato avallato dai partiti unionisti che sostengono il precario governo della May

Adesso l’intesa aprirà alla definizione di nuovi negoziati commerciali che così stanno a cuore agli inglesi.

E’ stata anche fissata la data ufficiale della Brexit che avverrà a marzo del 2019. Insomma, nonostante l’accordo raggiunto c’è ancora tanto “tempo davanti” ha commentato Juncker, esprimendo il suo rammarico per l’uscita della UK dalla UE.