Home Attualità Ultima Generazione, nuovo blitz agli Uffizi con le foto dell’alluvione

Ultima Generazione, nuovo blitz agli Uffizi con le foto dell’alluvione

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Volantini attaccati al vetro protettivo della Primavera del Botticelli. Reazioni contrastanti dei visitatori: alcuni si sono interessati alle istanze proposte degli attivisti, da altri sarebbero arrivati addirittura degli sputi.

Ultima Generazione, nuovo blitz agli Uffizi di Firenze con le foto dell’alluvione di Campi Bisenzio. Gli attivisti, per sensibilizzare i visitatori ma anche la politica ad adottare azioni di mitigazione e adattamento contro la crisi climatica, hanno attaccato dei volantini su un’altra opera di Sandro Botticelli. Qualche settimana fa toccò alla Nascita di Venere, questa volta alla Primavera.

Il blitz si è svolto intorno alle 12.25: cinque attivisti, che chiedono un Fondo riparazione contro i danni causati dagli eventi estremi innescati dalla crisi del clima, hanno attaccato sul vetro protettivo alcuni volantini e srotolato uno striscione. Alcuni visitatori si sono interessati alla loro causa, intavolando anche una discussione civile, ma uno di questi avrebbe sputato addosso a due attiviste. In pochi minuti, il personale del museo ha spento le luci della sala e fatto allontanare i visitatori, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Esattamente come era già accaduto poco tempo fa, sempre agli Uffizi.

Tra gli attivisti di Ultima Generazione protagonisti del blitz, anche un capo scout, Mida. “Abbiamo deciso di tornare agli Uffizi perché crediamo che, in un mondo con una crisi sociale e climatica in atto, l’arte debba rappresentare la realtà e ciò che sta succedendo” – ha spiegato il 27enne – “Vogliamo andare avanti così in silenzio e nell’indifferenza? Noi vogliamo lanciare un appello perché ci sia una Primavera di fuoco, in cui le persone si rendono conto e si risvegliano davvero“.

Il governo continua a ignorare l’inevitabile pericolo che corre la cittadinanza italiana, tra alluvioni, siccità e caldo. Abbiamo scelto di fare un piccolo gesto come questo perché ci permette di esprimere potentemente il nostro dissenso e aiuta a dare voce alle popolazioni colpite da alluvioni, che vengono dimenticate e restano inascoltate dal governo” – spiega Ultima Generazione – “Siamo tornati in azione nonostante la legge Ecoproteste, perché sappiamo che è necessario farlo nelle strade, nelle piazze, nei musei. Questa crisi non si fermerà bloccando chi punta il dito sul problema e indica la strada verso un mondo più giusto. Quando ci renderemo conto che la nostra libertà viene erosa giorno dopo giorno?“.

Non mancano poi altri attacchi al governo, con riferimenti anche agli studenti manganellati dalle forze dell’ordine a Pisa. “Meloni e il suo governo continuano a difendere la violenza, disgregando le fondamenta della nostra democrazia. L’intervento di Mattarella dimostra la gravità della situazione e le parole della Meloni hanno lo scopo di rendere legittimo l’uso della forza contro gli studenti” – aggiunge Ultima Generazione – “Nel suo discorso, avvenuto solo prima di ripartire dal Canada per l’Italia, ha spostato l’attenzione emotiva del pubblico sulle difficoltà degli agenti in altre situazioni, dichiarando che ‘nessuno ha detto loro grazie’, invece di esprimersi sui fatti di Pisa“.

Ultima Generazione rende noto anche che, applicando la recente legge Ecoproteste, i tre attivisti protagonisti del blitz del 13 febbraio agli Uffizi hanno ricevuto multe per 20mila euro ciascuno. “L’oppressione diversificata tra violenze fisiche e abusi del sistema giudiziario, subita da gruppi di resistenza come gli studenti pro-pace in Medio Oriente o Ultima Generazione, dimostra che i nostri rappresentanti politici hanno paura della cittadinanza attiva. Una democrazia sana è nutrita dal dissenso, non calpestata” – spiegano gli attivisti – “L’indifferenza da una parte, e l’incapacità dall’altra dei nostri politici, dimostra che il modello di democrazia rappresentativa non sta servendo i bisogni della cittadinanza. Chiediamo una democrazia che sappia accogliere, valorizzare e implementare le opinioni dei cittadini“.

Si passa poi alle primissime istanze di Ultima Generazione. Istanze che sono sempre le stesse e che rimangono sempre inascoltate: lo stop al finanziamento per i combustibili fossili e il Fondo riparazione per le vittime della crisi climatica. “Chiediamo un Fondo riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti eliminando i sussidi ambientalmente dannosi, tassando gli extra-profitti delle compagnie fossili e tagliando stipendi, premi e benefit ai loro manager, tagliando i costi della politica e le sempre più ingenti spese militari” – spiega Ultima Generazione – “Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi“.