Alcuni attivisti, questa mattina, hanno bloccato il traffico in via Appia Nuova: “Il governo sblocchi 20 miliardi per il risarcimento dei danni causati dalla crisi climatica”.
Ultima Generazione, nuovo blitz a Roma: alcuni attivisti, questa mattina, hanno bloccato il traffico sedendosi sulle strisce pedonali in via Appia Nuova, in zona Colli Albani. E lo hanno fatto con una rivendicazione esposta anche in uno striscione: l’istituzione, da parte del governo, di un Fondo riparazione da 20 miliardi che possa ripagare i danni, sempre maggiori, degli eventi meteo estremi causati dalla crisi climatica.
Inoltre, gli attivisti di Ultima Generazione chiedono che il Fondo venga finanziato attingendo dai sussidi ambientalmente dannosi (SAD), dagli stipendi dei politici e dei manager delle industrie energivore partecipate dallo Stato, dalle spese militari e dagli extra-profitti delle compagnie petrolifere. Ed è proprio l’uso smodato dei combustibili fossili, che continuano ad essere sussidiati dai governi, compreso quello italiano, che aggrava la crisi climatica.
Inevitabili la rabbia e le proteste degli automobilisti, così come l’intervento delle forze dell’ordine, che nel giro di un quarto d’ora hanno portato via di forza gli attivisti, trascinandoli via dalla strada e portandoli in Questura per gli accertamenti del caso. E non sono mancate tensioni anche tra gli automobilisti inferociti e alcuni passanti che invitavano a discutere senza ricorrere alla violenza.
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno ricordato gli effetti drammatici, in termini di danni economici e di vite umane, dei vari eventi meteorologici estremi che hanno colpito l’Italia negli ultimi mesi. E inoltre, hanno criticato le normative internazionali, come la Convenzione di Ginevra, che non riconoscono il diritto d’asilo ai migranti climatici. Una categoria destinata ad aumentare numericamente con il passare del tempo.