
Approvata a Strasburgo la riforma della Pac. Eleonora Evi a TeleAmbiente: “Uno schiaffo al green deal e all’agricoltura sostenibile, votato da tutti i partiti italiani”.
Approvata a Strasburgo la riforma della nuova Politica agricola comune (Pac). Non possiamo dirci soddisfatti, ma era forse il male minore?
“Sono molto arrabbiata e delusa, purtroppo quasi tutta l’aula ha votato a favore di una riforma che è uno schiaffo al green deal europeo, all’agricoltura sostenibile, ai contadini, all’ambiente e alle politiche climatiche. Questa nuova riforma mantiene lo status-quo, in barba ai proclami di ministri, della Commissione europea e degli europarlamentari. Viene presentata come una grande rivoluzione verde ma è solo un’operazione di green-washing, purtroppo è la morte dell’agricoltura sostenibile e dei piccoli agricoltori, noi Verdi ne abbiamo anche inscenato il funerale“.
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In Parlamento europeo ci sono state spaccature a sorpresa o il risultato del voto è quello che ci si aspettava?
“Ho visto solo qualche timida astensione da parte di esponenti italiani, ma la gran parte dei gruppi politici ha approvato questa riforma. Gli unici a votare convintamente contro siamo stati noi Verdi, la Sinistra radicale e qualche sparuto rappresentante. Tutti gli altri partiti italiani, Pd, 5 Stelle, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno votato a favore di questa riforma pericolosa che uccide sul nascere il green deal europeo nel settore agricolo. Ora la partita si sposta a livello nazionale, vedremo come agiranno i singoli Stati membri. Terremo gli occhi ben aperti, si preannuncia un piano annacquato e per nulla rivoluzionario, perché dalla Pac non arrivano grandi segnali. Ci sono soldi pubblici, dei cittadini europei, che dovrebbero essere assegnati per finanziare politiche climatiche e le aziende agricole più piccole“.