Continuano i lavori del Tyrrhenian Link per collegare la Sicilia con la Sardegna e la Penisola. Francesca Massara (Terna): “Così tuteliamo gli ambienti sommersi”.
Creare un’infrastruttura negli abissi del mar Mediterraneo per un futuro energetico più sostenibile. Questo l’obiettivo del Tyrrhenian Link per collegare la Sicilia con la Sardegna e la Penisola. A realizzare l’opera lunga 970 chilometri, potente 1.000 MW e necessaria per la transizione verde è Terna. Due le tratte del doppio collegamento sottomarino per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili: a Est tra Fiumetorto, a Termini Imerese, in Sicilia, e Torre Tuscia Magazzeno, a Battipaglia, in Campania, e a Ovest tra Fiumetorto, a Termini Imerese, in Sicilia, e Terra Mala, a Quartu Sant’Elena, in Sardegna.
Fondamentale, nell’attuazione dell’opera, l’attenzione alla biodiversità degli ecosistemi sommersi. “Laddove fosse impossibile evitare l’interferenza, adottiamo misure di compensazione ambientale come l’innovativo progetto di trapianto della Cymodocea nodosa, pianta acquatica molto importante per la conservazione della vita del pianeta Blu“, afferma a Teleambiente Francesca Massara, Head of Permitting Management, Easement & Marine Environment di Terna.