Ospitalità e Territorio: presentati i risultati dell’indagine Confcommercio Terni e Federalberghi Umbria. Sulle 6.600 strutture regionali che offrono 97.988 posti letto, la ricettività extra-alberghiera concorre per il 93,3%.
All’offerta ricettiva del territorio ternano, alberghiera ed extralberghiera, è dedicata l’indagine voluta da Confcommercio Terni e Federalberghi Umbria presentata nel corso di un incontro che si è svolto a Terni sul tema Ospitalità e Territorio.
Primo risultato dell’indagine è la consistenza e vitalità dell’offerta ricettiva extralberghiera nei comprensori del Ternano, Narnese, Valnerina e Amerino.
Secondo Confcommercio Terni questa tipologia di offerta ricettiva costituisce ormai una componente fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio, sia per i numeri che la rappresentano che per la dinamicità espressa dalle imprese.
Sulle 6.600 strutture regionali che offrono 97.988 posti letto, la ricettività extra-alberghiera concorre per il 93,3% delle strutture e per il 74,2 % dei posti letto.
Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti tra gli altri anche il presidente della Camera di Commercio Umbria, Giorgio Mencaroni, il Vicepresidente della Provincia di Terni, Gianni Daniele e l’ assessore al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti.
Il tutto è stato coordinato dal presidente di Confcommercio Terni Stefano Lupi.
Secondo Confcommercio il turismo è ormai diffusamente riconosciuto come potenziale ‘driver’ di sviluppo per questo territorio.
Lo studio del settore extra-alberghiero è stato circoscritto alle aziende maggiormente strutturate, ponendo il limite minimo di 10 posti letto.
L’indagine ha coinvolto 90 aziende, di cui 21 del settore alberghiero che corrisponde al 52,5% del totale e 69 di quello extralberghiero pari al 39% del totale localizzate nei comprensori Ternano-Narnese-Valnerina e Amerino.
Le prime offrono 1333 posti letto, mentre gli intervistati dell’extralberghiero ne forniscono 1398.
Gli ospiti degli hotel per la metà hanno come scopo del viaggio il turismo classico, mentre il 43% è classificabile nella categoria “affari”.
Il 58% dei viaggiatori sono adulti italiani, provenienti dal centro/centro-sud che soggiornano per il 54% nel week end.
Nel settore extralberghiero, l’80% degli ospiti soggiorna invece a fini turistici ed il 17% per affari.
Il 38% degli arrivi è costituito da famiglie con bambini, ed anche in questo caso la fascia di assoluta prevalenza è quella degli adulti, per due terzi italiani provenienti soprattutto dal centro e dal centro sud.
È stato rilevato come i clienti siano ‘sempre diversi’.
Per quanto riguarda gli alberghi, dopo il covid, sono aumentate le strutture di alto livello e sono diminuite radicalmente quelle ad una o due stelle.