Nella città tedesca di Tubinga la gran parte dei cittadini è vegana e tutti – compresa l’amministrazione pubblica – sono attenti alle questioni ambientali. A rendere possibile la conversione spontanea verso uno stile di vita green e vegan della città sono stati gli studenti universitari
C’è stato un tempo in cui gli studenti appena arrivati a Tubinga – cittadina di 90mila abitanti nel Sud-ovest della Germania – venivano accolti a suon di salsicce, piatto tipico della zona.
Oggi basta girare per le stradine della città per capire che qualcosa è cambiano. Le vie di Tubinga pullulano di insegne a tema “vegan” e tutto dà l’idea di trovarsi in un posto in cui ognuno è attento al proprio impatto sull’ambiente.
Non si tratta di una favola ma della realtà che – in maniera più o meno volontaria – hanno creato gli studenti della locale università.
Tubinga, una città vegan
A Tubinga gli studenti hanno cominciato a organizzarsi per fare spese collettive total vegan. E così i giovani che arrivano dal resto della Germania o anche dall’estero si ritrovano spesso immersi in un ambiente che li avvicina ai temi etici dei diritti degli animali.
E così la città si è ritrovata ad avere un numero di vegani assai maggiore che nel resto del Paese. Tanto da dare impulso all’imprenditoria locale a tema vegan.
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Un esempio? Amelie Dietenberger e Kajetan Krott avevano cominciato a fare dolci vegani durante la pandemia. Visto il successo delle loro ricette sui social avevano deciso di vendere i propri prodotti consegnandoli casa per casa. Oggi quello che era un hobby è diventato un lavoro perché la richiesta da parte di bar e caffetterie della città di prodotti vegani è altissima. “Le persone ci supportano molto – ha commentato Dietenberger – perché la nostra è un’iniziativa locale e a basso impatto ambientale: le consegne avvengono tutte con macchina elettrica”.
Tubinga, una città green
Una città tanto attenta ai diritti degli animali come lo è Tubinga non poteva non essere altrettanto attenta alle questioni ambientali.
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La presenza di un numero considerevole di studenti ha portato al centro dell’agenda pubblica le tematiche della sostenibilità. E così dallo scorso febbraio il centro della città è vietato alle auto (solo autobus e bicilette); le auto elettriche stanno diventando sempre più numerose; il trasporto pubblico è gratis per tutti il sabato e per gli studenti la domenica sera (ma si pensa a rendere tutto gratuito); gli imballaggi usa e getta sono maggiormente tassati e il riciclo raggiunge percentuali straordinarie.
Quello di Tubinga è un esperimento che, secondo i locali, funziona perché c’è coesione tra le persone e un numero ridotto di cittadini.