
TTIP. Né una conferma né una smentita sono arrivate da Palazzo Chigi sulla notizia che sta circolando in queste ore e che vede il Governo Italiano pronto ad allinearsi alla Germania e dare mandato alla Commissione Europea perché negozi con Donald Trump, per nome e conto dei suoi cittadini, una nuova versione del TTIP, l’accordo commerciale di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti.
Il tutto, mentre Trump continua a minacciare l’Europa con nuovi dazi e tanti parlamentari europei, compresi quelli dei partiti di maggioranza, abbiano votato emendamenti in cui chiedevano il ritiro del mandato alla Commissione.
“Se proveranno a dire che questo non è un TTIP – si legge sul sito della Campagna Stop TTIP – li smentisce la struttura del trattato che ne ricalca le richieste centrali su dazi e cooperazione regolatoria, che tanto ci preoccupavano e li indignavano quando erano all’opposizione”.
“Se proveranno a dire che, grazie alle loro pressioni l’agricoltura non sarà interessata dalla liberalizzazione dei dazi – si legge ancora – ci toccherà far loro presente, come anche hanno segnalato autorevoli loro parlamentari, che la Commissione, per ridurre i dazi esistenti e possibili sui beni industriali, chiede il mandato ‘armonizzare’ norme e regolamenti senza alcuna eccezione o limite. Le regole sull’agricoltura e la sicurezza alimentare sono sullo stesso tavolo con tutte le altre.
Stati Uniti e Commissione Europea potranno negoziare le nostre regole e gli standard sulla chimica, la sicurezza alimentare, l’autorizzazione al commercio degli Ogm e farmaci che tanto danno fastidio alla grande industria loro e nostra”.
“La Commissione, inoltre, con un certo spregio delle regole dell’Unione, ha rinunciato a effettuare qualsiasi valutazione d’impatto, che è tuttavia obbligatoria nel caso di negoziati commerciali ‘significativi’ ”.
“Se l’Italia – conclude la Campagna – piega le ginocchia di fronte alle esigenze dell’automotive tedesco, accettando di mettere a rischio il nostro patrimonio più distintivo, come potrà continuare a essere credibile quando parla di sovranità e valori costituzionali a un passo dalle elezioni UE?”.
Alla Camera dei Deputati intanto, le deputate Sara Cunial e Veronica Giannone hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio di conoscere la posizione che il nostro Governo intende assumere nel Consiglio Europeo durante il quale i rappresentanti degli Stati membri saranno chiamati a rilasciare o negare il mandato alla Commissione Europea per rinegoziare un accordo con gli Stati Uniti.