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Donald Trump e il ritorno alla plastica. Il presidente USA abolisce le cannucce in carta: “Non funzionano”

Donald Trump e il ritorno della plastica. Il presidente USA abolisce le cannucce in carta “Non funzionano”

Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump prosegue con la sua linea anti-ambientalista. Firmato il decreto per abolire le cannucce di carta, incoraggia gli americani ad acquistare quelle in plastica.

Prima ha annunciato l’uscita dall’Accordo di Parigi, poi la revoca dei 4 miliardi di dollari promessi dagli USA al fondo ONU per il clima, ora The Donald si scaglia contro le alternative ecologiche alla plastica.

A finire nel mirino di Trump sono le cannucce di carta che, secondo lui, non funzionano. “La prossima settimana firmerò un ordine esecutivo per porre fine alla ridicola spinta di Biden per le cannucce di carta, che non funzionano. TORNIAMO ALLA PLASTICA!”, ha annunciato lo scorso venerdì il tycoon in un messaggio sul suo profilo X.

Il presidente ha annullato il decreto del suo predecessore Joe Biden, che vietava l’uso delle cannucce in plastica negli edifici governativi e sui terreni pubblici degli Stati Uniti.

L’ordine esecutivo firmato da Trump prevede esattamente il contrario: dipartimenti e agenzie governative non dovrebbero più acquistare e utilizzare le cannucce di carta. Lo staff del presidente è stato incaricato di lavorare a una strategia nazionale proprio per eliminare lo strumento monouso ecologico e i materiali sostenibili. La Diet Coke – tanto amata dall’attuale presidente – si ripresenterà in coppia col monouso in plastica.

Non funzionano. A volte si rompono, esplodono“, ha detto Trump delle cannucce di carta. “Con qualcosa di caldo, non durano a lungo, questione di minuti, a volte di secondi, è una situazione ridicola, quindi torneremo a quelle in plastica”.

Il vicepresidente della Camera Sergio Costa (M5S), ha commentato così le decisioni del capo di Stato statunitense: “L’uscita degli Usa dagli Accordi di Parigi è stato purtroppo il primo passo di uno tsunami oscurantista e fuori dal tempo. L’attacco di Trump e Musk al National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), perfino la crociata a favore della plastica monouso, a partire dalle cannucce, sono pericolosi e anacronistici. In poche settimane siamo tornati indietro di decenni. Oggi più che mai è in bilico il futuro del Pianeta. Dobbiamo unire le forze per tornare a far sentire la nostra voce e far circolare idee e narrazioni per continuare a costruire un futuro green e inclusivo che non lasci indietro nessuno. Un altro mondo è ancora possibile“.

Trump, inoltre, non ritiene che “la plastica possa avere un grande impatto sugli squali mentre mangiano, mentre si fanno strada masticando nell’oceano”.

Anni di studi scientifici e di ricerche sull’impatto ambientale dell’inquinamento da plastica negli oceani e sui danni alla biodiversità non sarebbero dunque sufficienti a perseguire la strada delle alternative sostenibili, almeno stando alle dichiarazioni del presidente americano. Ai pesci basterebbe “spostare” la plastica per nutrirsi.

Inquinamento da plastica, peggiora gli impatti su tutti i confini del pianeta

Ammesso che si possa considerare marginale il problema della plastica negli oceani – e non è assolutamente così – resta il fatto che la sua presenza nell’ambiente (non solo marino) sta letteralmente cambiando l’intero sistema della Terra.

Come hanno rilevato gli autori dello studio condotto dallo Stockholm Resilience Centre, esaminando la letteratura scientifica e le crescenti prove sui danni dell’inquinamento da plastica, non solo sull’ambiente ma anche sulla salute e sul benessere umano. Il documento è un invito a considerare la complessità delle materie plastiche, che non sono così inerti ed innocue come molti (e anche Trump) potrebbero pensare.

L’impatto della plastica si estende al clima, alla perdita di biodiversità, all’acidificazione degli oceani, all’uso dell’acqua dolce, alterando i processi dell’intero sistema Terra.

“Per trovare soluzioni, è necessario considerare l’intero ciclo di vita della plastica, a partire dall’estrazione del combustibile fossile e dalla produzione primaria del polimero plastico”, afferma l’autrice principale dell’articolo, Patricia Villarrubia-Gómez.

Tornare alle cannucce di plastica, quindi, significherebbe rinnegare i piccoli ma significativi passi compiuti finora per contrastare l’inquinamento da plastica. Non ci aspettava nulla di diverso dal presidente USA, ma i potenziali danni delle politiche del tycoon si sentiranno anche fuori dai confini americani.