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Truffe bonus edilizi, 13 arresti e 24 milioni di euro sequestrati

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La nuova operazione della Guardia di Finanza segue alcuni blitz precedenti: i soldi ottenuti dai crediti fittizi venivano riciclati all’estero e poi fatti rientrare in Italia. 

Tredici nuovi arresti e nuovi sequestri, per un totale di quasi 24 milioni di euro complessivi, nell’ambito di una vasta indagine che ha permesso di scoprire una lunga serie di truffe sui bonus edilizi. Un sistema criminale complesso e articolato, partito dalla provincia di Lecce ed estesosi non solo in tutta Italia, ma anche all’estero.

Le indagini erano partite nel 2022 in merito ad alcune truffe relative ai bonus edilizi, quasi sempre il bonus facciate. Lo schema è quello ben noto: finti crediti di imposta derivati da false pratiche per lavori mai eseguiti, ma con il riciclaggio all’estero, in particolare in Lituania e in Lettonia, dei proventi illeciti. Dopo alcune precedenti operazioni, la Guardia di finanza ha effettuato recentemente 25 nuove perquisizioni e 13 nuovi arresti.

In totale, con l’ultima operazione le persone che hanno ottenuto i bonus edilizi illecitamente e sono finite nel mirino della giustizia sono 71: dopo aver ceduto il credito d’imposta a Poste Italiane, erano riuscite a trasferire gran parte delle somme all’estero.

Tutto era partito da un commercialista della provincia di Lecce, che aveva organizzato il complesso sistema per riscuotere i crediti di imposta fittizi. I soldi ottenuti illecitamente prima venivano trasferiti in conti correnti esteri e poi fatti rientrare in Italia tramite società appositamente costituite.

Il sistema si era poi allargato, comprendendo anche persone legate alla criminalità locale che, in seguito, avrebbero anche minacciato e tentato un’estorsione contro il commercialista salentino, dando fuoco alla sua abitazione e a quella dei genitori.

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