Home Animali Trieste, un’invasione di meduse che preoccupa: colpa della pesca eccessiva VIDEO

Trieste, un’invasione di meduse che preoccupa: colpa della pesca eccessiva VIDEO

Tale fenomeno detto “bloom”, si manifesta ogni anno, ma stavolta il numero di meduse è enorme, “un assembramento” come non si era mia visto. “Non sappiamo come mai, ma le cause sono numerose, spesso riconducibili all’azione dell’uomo, come la pesca eccessiva”, Valentina Tirelli dell’OGS.

A migliaia, le meduse hanno invaso le acque antistanti Trieste, spingendosi fino ad aree più o meno affollate, davanti a piazza Unità d’Italia, dove spesso si allenano canoisti e canottieri, e dove transitano barche a motore e a vela.

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Il fenomeno, che ha avuto inizio mercoledì 7 aprile, si manifesta ogni anno ma stavolta il numero sembra essere davvero enorme, con interi tratti di mare completamente ricoperti da un tappeto di meduse della specie Rhizostoma pulmo, vale a dire bianche con il bordo blu.

Gli scienziati chiamano il fenomeno ‘bloom‘ e ritengono che siano tante le cause scatenanti. Una di queste senz’altro è dovuta alla sovrapesca, come afferma la ricercatrice Valentina Tirelli dell’OGS (Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale): Meduse e pesci spesso mangiano le stesse prede, quindi togliendo i pesci togliamo un predatore e le meduse vengono ad avere a disposizione più cibo; più cibo significa più capacità di svilupparsi“, spiega la scienziata Valentina Tirelli

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Tirelli ci tiene a precisare che la Rhizostoma pulmo, detta polmone di mare o dama del mareè una medusa non particolarmente pericolosa, presente nel Golfo di Trieste quasi tutto l’anno. Non è dunque una gran novità ma è eccezionale che ci siano tanti esemplari“. Se ne andranno? E quando? “Non sappiamo dirlo, quasi sicuramente sì perché anche altri anni le abbiamo viste arrivare e poi andarsene, però dobbiamo anche ricordare che le meduse sono qui da milioni di anni, sono tra gli organismi marini più anziani del nostro pianeta. I primi fossili di meduse risalgono a circa 500 milioni di anni fa quindi loro sono nel loro ambiente. Sono organismi molto resistenti e molto ben adattati, dovremo abituarci a convivere“. 

L’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste ha varato AvvistAPP, una speciale app attraverso la quale chiunque può inviare foto per segnalare la presenza o il comportamento di meduse, delfini e tartarughe. “Abbiamo bisogno di studiare meglio le meduse e questi altri animali, potete aiutarci tutti: per questo Ogs insieme con l’aiuto della Regione Fvg ha sviluppato questa app – spiega la ricercatrice dell’Ogs Valentina Tirelli – Tutti possono così mandarci informazioni. E’ per noi molto importante perché noi ricercatori non possiamo essere in mare tutti i giorni e quindi le osservazioni delle persone diventeranno per noi dati preziosi“.

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