Trentino, quattro lupi morti avvelenati. Gli ambientalisti: "Un fatto gravissimo"

Trentino, quattro lupi morti avvelenati. Gli ambientalisti: “Un fatto gravissimo”

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Ambientalisti sul piede di guerra dopo il ritrovamento di quattro lupi morti avvelenati a Barco di Levico, nella Provincia Autonoma di Trento, in Trentino Alto-Adige. 

Ambientalisti sul piede di guerra dopo il ritrovamento di quattro lupi morti a Barco di Levico, nella Provincia Autonoma di Trento, in Trentino Alto-Adige. Secondo il Corpo Forestale, gli animali sono stati avvelenati. A stabilire con certezza la causa del decesso saranno, però, le analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. A fare luce sull’orrore, l’ennesimo, sarà, inoltre, una denuncia contro ignoti.

Un fatto di una gravità eccezionale. Se l’ipotesi dell’avvelenamento dei lupi dovesse essere confermata, ci troveremmo di fronte al più grave episodio mai avvenuto in Trentino Alto-Adige ai danni della specie animale. Mi aspetto non solo indagini approfondite da parte delle Forze dell’Ordine ma anche una presa di posizione netta da parte di una politica solita, almeno fino a oggi, cercare di risolvere il problema della convivenza con i grandi carnivori a suon di abbattimenti“, ha commentato la deputata di Noi Moderati e Presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA), Michela Vittoria Brambilla.

Nel frattempo, la Provincia Autonoma di Trento ha invitato i cittadini a prestare la massima attenzione alla fauna selvatica durante le passeggiate nei boschi. Obbligatorio, inoltre, il mantenimento degli animali domestici al guinzaglio. L’incontro, anzi, lo scontro, tra cani e lupi, così simili, eppure, così diversi, infatti, potrebbe essere fatale.

Ma in Italia Canis lupus è considerato davvero pericoloso? “Assolutamente no. Nel nostro Paese l’animale che uccide più persone è il calabrone“, ha spiegato a Teleambiente il Professore Emerito di Zoologia alla Sapienza – Università di Roma, Luigi Boitani.

Quattro lupi morti in Trentino Alto-Adige, ENPA: “Convocare il “tavolo di coordinamento” per vietare i bocconi avvelenati”

Chiediamo al Commissario del Governo Meloni la convocazione urgentissima del “tavolo di coordinamento” sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. Atti che vengono commessi a danno sia degli animali domestici, degli animali selvatici e della biodiversità sia delle persone solite frequentare le aree interessate dallo spargimento del veleno mortale. Occorrono decisioni forti e immediate non solo per identificare gli autori di un crimine orrendo ma anche per cambiare completamente la gestione della politica caratterizzata, almeno sul nostro territorio, da una vera e propria guerra contro i grandi carnivori“, ha commentato la Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) del Trentino Alto-Adige, Ivana Sandri.

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