Secondo la Fondazione Edmund Mach, i morsi sul corpo dell’uomo ritrovato morto in un campo vicino a Bressanone, nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Trentino Alto-Adige, sono di una volpe.
È stata una volpe, e non un lupo, a ferire al collo, all’addome e alle braccia il 73enne Albert Stocker ritrovato morto in un campo vicino a Bressanone, nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Trentino Alto-Adige. A stabilirlo sono stati i tecnici della Fondazione Edmund Mach dopo avere analizzato le tracce biologiche sui vestiti dell’anziano. Secondo il medico legale, l’uomo scomparso in circostanze misteriose dalla casa di riposo solito ospitarlo è deceduto a causa dell’ipotermia. Ennesima conferma è stata – oltre alle ferite incompatibili con uno shock emorragico – la sua temperatura corporea al momento del ritrovamento nel prato con appena 22°C anziché i classici 36°C. Nessun superpredatore ha sbranato, dunque, Albert Stocker. “L’uomo dimostri di non essere nemico del lupo come il lupo non lo è dell’uomo“, aveva commentato l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali dopo avere stigmatizzato fobie e psicosi sulla vicenda.
Altoatesino 73enne morto, ferite causata da una volpe. Lo ha stabilito l’esame del dna ordinato dalla Procura #ANSA https://t.co/cMTJyvmDjY
— ANSA Trentino-AA (@AnsaTrentinoAA) February 24, 2024